Negli ultimi giorni si è tanto parlato della possibilità di poter riscattare gli anni della laurea per poter aumentare gli anni di contributi maturati per poter andare in pensione anticipatamente. La possibilità quindi di riscattare gli anni della laurea è prevista nel decreto di riforma pensioni ed è una tra le agevolazioni che introduce anche come forma di riscatto contributivo. Ma quali sono i pro e i contro di questa scelta? Secondo il sito delle piccole-medie imprese pmi.it, dunque, riscattando gli anni della laurea ci sarebbero dei vantaggi ma anche degli svantaggi non indifferenti.
Innanzitutto va detto che l’opzione delle riscatto laurea agevolato è riservato a coloro che hanno al massimo 45 anni di età e prevede quindi la possibilità di poter effettuare l’operazione con le stesse regole di chi ancora è inoccupato. In questo modo si rapporta l’aliquota previdenziale ed al minimo imponibile che è previsto dalla gestione INPS commercianti e artigiani che risulta essere pari a €15710 nel 2018 piuttosto che andrà retribuzione degli ultimi 12 mesi, così come avviene per quella normale operazione di riscatto della laurea.
Tutto ciò significa che bisognerà pagare un onere di ritardo che ammonta a €5241 per ogni anno di laurea. Iniziando con i pro di questa misura, diciamo che il risparmio dipende dall’entità dello stipendio e quindi nel caso in cui un lavoratore guadagni €40.000 dovrà spendere circa €13.200 di riscatto per la laurea, in questo modo andando ad utilizzare l’agevolazione che è inserita nel decreto, andrà a risparmiare circa €7000 per ciascun anno. Per quanto riguarda i contro, i punti sembrano essere molti di più.
Anzitutto con il normale riscatto della laurea i periodi riconosciuti sono validi anche per il calcolo della pensione e dunque il costo dell’operazione viene ammortizzato con l’assegno previdenziale. Nel caso delle riscatto agevolato gli anni riscattati sono conteggiati soltanto per poter raggiungere quello che è il requisito contributivo, ma non sono valorizzati per poter crescere l’importo dell’assegno. È facile capire come prima di prendere una decisione affrettata bisogna fare bene i conti per poter stabilire se questa operazione è conveniente o meno. Per chi volete attraverso il sito dell’Inps è possibile usufruire di un apposito strumento che pare possa dare la possibilità di simulare con facilità, quello che potrebbe essere l’ammontare della propria pensione.
Va anche sottolineato che visto che non si possono avere più di 45 anni, il riscatto della laurea agevolato non potrà essere utilizzato per quota 100 e come sappiamo sono richiesti due requisiti essenziali ovvero almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi maturati. Ci sarebbe anche un’altra limitazione ovvero il fatto che si potranno riscattare soltanto i periodi che sono successivi al 31 dicembre 1995, poi valgono le stesse regole che sono previste dalla legge sul riscatto della laurea ovvero la legge numero 184 del 1997 articolo 2. Stando a quanto sancito da questo articolo non si potranno quindi trattare i periodi durante i quali non sono stati versati altro tipo di contributi previdenziali.
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