Con il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo, potrebbe essere utile usufruire di alcuni strumenti che possano in qualche modo aiutare ad incrementare il montante contributivo in modo da aumentare anche l’importo della pensione Futura. Ma quali potrebbero essere queste soluzioni? Una potrebbe essere quella di versare più contributi e l’altra di valorizzare il più possibile quelli che sono stati già versati.
Potrebbe anche risultare utile ricorrere alla ricongiunzione dei contributi che per chi non lo sapesse, è uno strumento che da la possibilità di riunire i contributi accreditati in gestioni previdenziali che sono differenti sotto però un’unica gestione. Un’altra possibilità potrebbe essere quella del cumulo gratuito dei contributi ovvero uno strumento molto simile a quello precedentemente enunciato, ovvero quello della ricongiunzione perché darebbe la possibilità di riunire i contributi versati sotto un’unica gestione previdenziale, ma a differenza di questa sarebbe meno conveniente, visto che ogni gestione va a pagare la propria quota in modo indipendente e quindi non è possibile percepire un assegno elevato. Sarebbe però un vantaggio ovvero che proprio grazie al cumulo è possibile valorizzare tutti quei contributi che in alternativa sarebbero andati persi perché ritenuti insufficienti per poter da luogo ad una vera e propria pensione.
Pensione e contributi, aumentare il montante contributivo
Un altro modo per poter aumentare il montante contributivo è quello di riscattare i contributi per tutti quei periodi in cui non sono stati versati. In base alla nuova pace contributiva Infatti è possibile riscattare tutti quei periodi non lavorati o anche la laurea a condizioni più favorevoli, nonostante però ci sia un aspetto da non sottovalutare ovvero il fatto che per poter riscattare questi anni bisogna pagare una somma piuttosto elevata. Nello specifico attraverso queste misure è possibile quindi aumentare il montante contributivo, grazie relativi al servizio militare malattia o disoccupazione periodi che non sono coperti da contribuzione figurativa.
Pace contributiva, cos’è?
Tra le misure che sono contenute nel decreto legge 4-2019 in vigore dal corso 29 gennaio 2019, una riguarderebbe la possibilità di poter sistemare la posizione assicurativa a condizioni semplificate e con oneri agevolati. La Misura corrisponde alla pace contributiva, perché permette di recuperare ai fini pensionistici dei buchi contributivi tra un lavoro e l’altro. Tale facoltà viene riconosciuta in modo del tutto sperimentale per un impegno in favore dei Lavoratori che risultano iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, dei lavoratori dipendenti, le gestioni speciali dei Lavoratori autonomi, la gestione separata dell’INPS nonché gli iscritti presso le gestioni sostitutive ed esclusive dell’assicurazione generale obbligatoria.
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