Tutti i lavoratori che si trovano a vivere in una condizione di particolare disagio e che quindi maturano i requisiti per poter accedere alla Rita potranno usufruire della pensione anticipata tramite Quota 100 nel caso in cui dovessero ovviamente maturare i requisiti. E’ questo quanto specificato dal Mefop all’interno di una comunicazione di aggiornamento, segnalando nel contempo che non c’è alcuna incompatibilità tra le misure ed esplicando la fruizione temporanea per i lavoratori che maturano i rispettivi requisiti di accesso.
Il problema, pare riguardasse nello specifico il divieto di cumulo con altri tipi di reddito da lavoro autonomo e/o dipendente, che di fatto andava ad escludere la possibilità di poter chiedere l’accesso al nuovo meccanismo di pensionamento anticipato. Per quanto riguarda la prestazione della Rita, questa ricade nei redditi che non sono soggetti ad esclusione, proprio come avviene per le prestazioni di natura occasionale almeno fino a 5 mila euro l’anno.
Come accedere alla Rita e Quota 100
Per poter accedere alla Rita, che è una misura temporanea 2019 previste alla maturazione dell’ assegno di vecchiaia nei 10 anni successivi ad un eventuale in occupazione, oltre che all’iscrizione nella previdenza complementare da almeno 5 anni. Quindi per poter usufruire di questa misura, sarà necessario essere senza lavoro da più di 24 mesi. È anche possibile usufruire della Rita a 5 anni della maturazione dell’ assegno di vecchiaia cercando le attività lavorativa ed avendo acquisito almeno 20 anni di contribuzione presso un regime obbligatorio. Come sappiamo, Quota 100 invece è quella misura che dà la possibilità di poter uscire dal mondo del lavoro a 62 anni di età e con almeno 38 anni di versamenti, soglie che si abbassano di 3 anni quindi 59 anni di età e 35 anni di contributi nel caso ci sia un accordo con un Fondo di Solidarietà. Le due misure possono anche agire insieme per fornire un accompagnamento interessante alla pensione nei casi che sono previsti dalla legge.
Rita, rendita integrativa temporanea anticipata
Rita, ovvero rendita integrativa temporanea anticipata è uno dei strumenti contenuti nella Riforma previdenziale del 2017 che permette l’erogazione di un reddito in attesa di raggiungere l’età pensionabile. Si tratta di uno strumento introdotto con la legge 232/2016 assieme all’Ape agevolato e all’Ape volontario per poter dare una risposta al tema della flessibilità in uscita all’indomani della Legge Fornero senza gravare sulle casse dello Stato. A differenza dell‘Ape volontario, la Rita fa ricorso al capitale accumulato dal lavoratore nei fondi di previdenza complementare, durante la sua vita attiva.
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