Nonostante se ne parli ormai da parecchio tempo, molti italiani si chiedono ancora quali saranno le possibilità per loro di poter andare in pensione e soprattutto accedere alle forme di pensione anticipata nel corso del 2019. La nuova legge di bilancio sembra che stia portando delle modifiche piuttosto sostanziali al sistema previdenziale che ad oggi è regolato dalla riforma Fornero. Per cercare di capire, quindi ad oggi come poter andare in pensione Bisognerebbe fare in qualche modo riferimento a quelle che sono le norme approvate e contenute nella legge di bilancio 2018, che hanno in qualche modo modificato i requisiti per i lavoratori riguardante l’accesso alla pensione di vecchiaia. Nello specifico, i lavoratori potranno accedere soltanto alla pensione di vecchiaia una volta compiuti 66 anni e 7 mesi di età e dopo aver maturato 20 anni di contributi. Discorso a parte invece per la pensione anticipata la quale si potrà richiedere sia dai lavoratori autonomi uomini che dalle lavoratrici donne.
Nel primo Caso, bisognerà che gli uomini abbiano maturato ben 42 anni 10 mesi di contributi, mentre nel secondo potranno presentare la domanda per la pensione anticipata le lavoratrici donne che hanno maturato 41 anni e 10 mesi. Quindi determinante per poter accedere a questa pensione anticipata sarà il calcolo dei requisiti imposti dall’INPS, sulla base di quelli che sono stati i contributi versati durante tutta la carriera lavorativa. In questo caso a variare rispetto alla pensione di vecchiaia, sarà l’età del lavoratore perché ciò che conta sono gli anni di contributi versati.
A partire dal primo gennaio 2019, poi sembra che ci sia un nuovo cambiamento ovvero i requisiti contributivi richiesti dall’INPS dovranno essere adeguati alla speranza di vita che va ad aumentare di 5 mesi. Dunque, per gli uomini ci vorranno 43 anni e 3 mesi di contributi, mentre per le donne 42 anni e 3 mesi. Per quanto riguarda le lavoratrici donne, è prevista una misura ad hoc ovvero Opzione donna che darebbe la possibilità non soltanto le lavoratrici del settore pubblico ma anche quelle private, di poter accedere alla pensione anticipata con un assegno che viene calcolato proprio sul sistema contributivo.
Per le lavoratrici autonome, è richiesto soltanto un requisito di tipo contributivo che ammonta a 35 anni. Va anche detto come opzione donna però, sia una misura pensionistica valida soltanto per tutte le lavoratrici che risultano iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, mentre quelle che risultano iscritti alla gestione separata non potranno accedervi. Come calcolare però gli anni di contributi? Per poter effettuare questo tipo di calcolo bisognerà tener conto del periodo di lavoro regolare nonché dei contributi figurativi e quindi bisognerà recarsi all’Inps e farsi fare un estratto conto. Nel caso in cui siano previsti anche dei periodi di contribuzione, gli incassi differenti rispetto a questo ente, bisognerà assommare anche questi periodi, in modo tale da poter anticipare la data utile alla pensione. Bisognerà in questo calcolo anche tenere conto dei coefficienti di trasformazione e quindi un anno che corrisponde a 52 settimane, un giorno a 0,19259 settimane, 1 mese a 4,333 settimane.
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