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Pensione di cittadinanza 2019, come fare domanda e compatibilità con indennità di accompagnamento



Nella riforma pensioni, di cui tanto si parla ormai da parecchie settimane e attuata dal governo lega Movimento 5 stelle e di cui si attende ancora il decreto ufficiale che arriverà al massimo entro la prossima settimana, non c’è soltanto quota 100, anche se questa è la misura principale. La riforma pensioni, infatti, ha anche un altro tema principale ovvero la pensione di cittadinanza che alla pari del reddito, infatti, risulta essere una delle misure più attese soprattutto da quelli che ricevono un assegno pensionistico molto basso e che sperano in questo momento per poter percepire qualcosa in più e poi per migliorare la propria qualità di vita. La pensione di cittadinanza effettivamente altro non è che una integrazione che andrebbe ad alzare le pensioni minime, fino ad un importo di massimo €780,00 mensili e questo significa soltanto una cosa che nel caso in cui un soggetto percepisca un’ assegno sociale di 457,99 euro, percepirà altri 322,01 euro per arrivare alla soglia dei €780,00 mensili.



Quello che ci si chiede e se bisognerà fare domanda per poter usufruire della pensione di Cittadinanza e ci si chiede, inoltre, se questa risulterà poi compatibile con l’indennità di accompagnamento. Innanzitutto possiamo dire che in attesa del decreto, si tratta di notizie da prendere con le pinze e che sicuramente questo poi farà luce su tutti i dettagli legati a queste misure pensionistiche previste, compresa la pensione di cittadinanza.

Secondo alcune indiscrezioni, questa al momento dovrebbe partire dal prossimo mese di febbraio 2019, al contrario del reddito di cittadinanza che invece partirà soltanto nel mese di aprile. Inoltre, a differenza del reddito attorno al quale ruota tutta l’intera riforma dei centri per l’impiego, nonché l’obiettivo di reinserimento occupazionale e nel mondo del lavoro attraverso degli appositi percorsi formativi, la pensione di cittadinanza è rivolta a tutti quei pensionati che percepiscono degli assegni di importo pari o comunque inferiori a €780,00.

Si potrà ottenere l’integrazione o se si è da soli oppure coniugati, ma si dovranno comunque possedere determinati requisiti ISEE. Quindi non bisognerà presentare domanda, ma sarà un incremento automatico nei confronti di quei pensionati che percepiscono al momento una pensione a che sia di importo inferiore ai €780,00. Riguardo invece la compatibilità con la domanda per l’indennità di accompagnamento, si può rispondere che questa è possibile. Nel caso in cui quindi pensionato sarà in possesso dei requisiti previsti potrà percepire l’integrazione fino ad un massimo di €780,00 mensili nel caso in cui sia da solo oppure €1170 nel caso in cui risulti coniugato. Quindi viene riconosciuta l’indennità di accompagnamento il cui importo per tutto il 2019 ammonterà 522,03 euro e si potrà percepire l’integrazione della pensione di cittadinanza ovvero 257,97 ore in più che serviranno proprio a raggiungere la soglia dei €780,00 mensili.



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