Continua il dibattito sulla pensione anticipata e nello specifico continuano le polemiche su quota 100, quella misura che attualmente in vigore e che potrebbe essere sostituito in futuro da quota 41. Proprio nelle scorse ore a parlare è stato il presidente dell‘Assonime, ovvero l’associazione fra le società italiane per le azioni italiane e anche l’economista nonché professore Sandro Gronchi che ha ampiamente criticato le misure di anticipo pensionistico come quota 100.
Pensione anticipata Quota 100, l’allarme dell’Assonime
Come abbiamo visto, questa misura pensionistica tanto voluta dal Movimento 5 Stelle sembra che stia facendo continuare a parlare tanto di se. Stiamo parlando ovviamente di quota 100, ovvero di quella misura pensionistica che darebbe la possibilità ai lavoratori di poter accedere alla pensione anticipata una volta maturati due requisiti ovvero uno contributivo e l’altro anagrafico e dunque dopo aver compiuto 62 anni di età e maturato 38 anni di contributi.
“Alcune misure adottate da questo governo, purtroppo, risentono dell’ansia di legiferare e di rovesciare vecchi interventi mentre quota 100 non ha fatto che aggravare l’anomalia italiana sulla spesa pensionistica. Così, la pur necessaria azione di sostegno di chi si trova in situazione di povertà e di lotta alla disoccupazione (reddito di cittadinanza) è stata avviata, a nostro avviso, con una fretta eccessiva e, soprattutto, senza una preparazione adeguata delle strutture che dovranno attuare quei provvedimenti”.
Sarebbero queste le parole riferite dal Presidente di assonime Innocenzo Cipolletta durante un’ assemblea biennale dell‘associazione delle imprese quotate. “Le misure sul mercato del lavoro (decreto dignità) e quelle sul sistema pensionistico (quota 100) sembrano motivate più dall’obiettivo di contrastare provvedimenti presi da altri governi, che da quello di dare un assetto stabile a istituzioni rilevanti per la vita del Paese. Ricordo che la spesa per pensioni rappresenta la vera anomalia italiana, sia perché è eccessiva rispetto a quanto avviene in altri paesi europei, sia perché è l’unica spesa pubblica che ha continuato ad aumentare nel corso degli ultimi anni, scaricando costi iniqui e insostenibili sulle nuove generazioni. Di certo non andava aumentata ulteriormente”, ha aggiunto poi Cipolletta.
Pensione anticipata, ultime notizie oggi 12 giugno
Come abbiamo già anticipato, sembra che anche il Professore di economia politica all’Università La Sapienza di Roma, ovvero Sandro Gronchi abbia fatto la sua analisi su Quota 100, definendola una misura non sostenibile. “Sono passati oltre 60 anni da quando, nel 1958, il futuro Premio Nobel per l’Economia Paul Samuelson dimostrò che i sistemi a ripartizione possono restare in pareggio se, e solo se, le loro regole (aliquota contributiva, requisiti di accesso alla pensione, sistema di calcolo e indicizzazione) implicano una remunerazione dei contributi uguale al tasso di crescita dei redditi da lavoro (base imponibile della contribuzione)”, ha dichiarato il Professore.
Add comment