Milan – Lazio Streaming, dove vedere la partita in tv
La partita Milan – Lazio verrà trasmessa Sabato 13 Aprile in diretta e in esclusiva da Sky e nello specifico su Sky sport Serie A canale 102 Sky Sport 251. Tutti gli abbonati Sky potranno seguire la partita in streaming anche da dispositivi mobili come smartphone, pc, tablet e attraverso le piattaforme online Sky Go e Now TV. Molti sono i portali che danno la possibilità di assistere ad eventi sportivi in diretta streaming e sono davvero tanti. Esistono anche tanti siti che propongono eventi dal vivo, ma che non sono legali e danno anche nella stragrande maggioranza dei casi problemi e scarsa qualità video e audio. In genere questi siti vengono anche essere oscurati dalla Polizia informatica, proprio per la violazione del diritto di riproduzione. Esistono quindi dei portali legali che danno la possibilità di poter vedere le partite di calcio in streaming live, offrendo anche una qualità HD. Tra queste non possiamo non citare Sky Go e Premium Play che sono a pagamento, mentre altri sono gratuiti.
Rojadirecta Milan – Lazio
ROJADIRECTA Milan – Lazio– Come sito di streaming gratuito uno dei più famosi è Rojadirecta. Il sito spagnolo dovrebbe presentare il link della gara poco prima dell’inizio del match. Vi ricordiamo, come sempre, di non usare questa pratica, visto che potreste incorrere in multe e sanzioni elevate.
Rino Gattuso è concentrato sul bivio Champions, deciso a tenere a distanza la Lazio. E liquida come «chiacchiere» le voci secondo cui a fine stagione, comunque vada la corsa al quarto posto, prenderà l’uscita in direzione Roma, cooptato dall’amico Francesco Totti. «Io Francesco Totti non lo sento da 4-5 mesi, l’ho chiamato per il compleanno. Poi, siccome sono un tesserato e ho due anni di contratto, non posso parlare di altre cose con altre società – ha tagliato corto l’allenatore del Milan -. Sono un professionista. Non credete a queste cose, sarebbe da sciocchi e irrispettosi mancare di rispetto a un club che mi ha dato tanto». E che, attraverso Paolo Maldini, giovedì ha assicurato di non aver mai pensato a un avvicendamento in panchina. «Ho molto apprezzato le sue parole – ha spiegato Gattuso – L’obiettivo mio, dei giocatori e della società è tornare in Champions».
Intanto lo scontro diretto con la Lazio arriva in un momento decisamente delicato, dopo quattro partite con un solo punto all’attivo, e una settimana surriscaldata dalle polemiche arbitrali post Juventus e dal nuovo deferimento per violazioni del Fair play finanziario. Sulle sviste di Michael Fabbri, Gattuso ha preferito non tornare. «Arbitra Rocchi? Perfetto, è un grandissimo arbitro, internazionale da tantissimo tempo, una garanzia – ha commentato -. L’arbitro è uno, quando sbaglia viene fermato e non viene pagato. Noi dobbiamo giocare e rispettare il loro lavoro. Parlando degli arbitri si va solo alla ricerca di alibi». L’allenatore ha assicurato di essere «molto, molto tranquillo» anche sul fronte Uefa: «Abbiamo una grandissima società, grandissimi uomini che lavorano. C’è gente preparata, che ha studiato». Il verdetto della Camera arbitrale è atteso poco dopo la fine del campionato, e il calabrese è ben consapevole dell’importanza, in termini finanziari e di prestigio, che ha per il Milan di Elliott arrivare a quel punto con in tasca la qualificazione alla Champions, inseguita invano negli ultimi cinque anni.
Insomma è vietato sbagliare con la Lazio, che arriva a San Siro con tre punti in meno e una partita da recuperare. Senza vittoria, il Milan corre anche il rischio di essere scavalcato lunedì dall’Atalanta (impegnata in casa con l’Empoli), che secondo Gattuso è l’avversaria più temibile nella volata Champions. «Sono sincero. Abbina qualità, forza e tecnica. Sembra che non faccia fatica», il giudizio dell’allenatore rossonero, che questa sera dovrebbe schierare gli stessi titolari scelti una settimana fa a Torino e pretende lo stesso atteggiamento «ma con meno errori». «La Lazio – ha osservato – assomiglia tantissimo alla Juventus. È molto fisica e ben messa in campo, riempie sempre l’area con tanti uomini. Non basterà solo giocare bene, ma dovremo avere tanta forza, voglia e cattiveria agonistica. Serve una partita gagliarda. Dobbiamo mettere in campo tutto quello che abbiamo».
A chi gli domandava quale giocatore si immagina protagonista del rush finale, Gattuso ha dato una risposta piuttosto prevedibile: «La squadra». Non ha nascosto però che gli piacerebbe vedere Suso tornare ai livelli di inizio stagione: «Ci può dare tanto». Anche sui calci d’angolo e di punizione, che invece finora lo spagnolo, così come Hakan Calhanoglu, ha sfruttato piuttosto male. «Bisogna migliorare ma non sono ancora un mago. Cosa devo fare? – ha sorriso l’allenatore – Mettermi vicino a loro con una frusta quando calciano». Farebbero comodo anche i cross di Andrea Conti, che torna fra i convocati ma non al top. Dovrebbe tornare ad allenarsi in gruppo nella prossima settimana Gianluigi Donnarumma, che sta smaltendo lo stiramento alla coscia destra, mentre Lucas Paquetà, dieci giorni la distorsione alla caviglia ieri ha cominciato a correre sulla sabbia.
Se il Milan deciderà di combatterla – dopo un’eventuale delusione di fronte a Uefa e Tas – non sarà una battaglia facile. Cercare di modificare i vincoli del fairplay finanziario davanti agli organi di giustizia dell’Unione Europea, oltre a provocare ripercussioni molto forti sul sistema calcistico continentale, aprirebbe una controversia legale dall’esito non scontato. Le parole di Maldini hanno ufficializzato l’esistenza di un piano di Elliott che va al di là di Nyon e Losanna. Ma quante possibilità ci sono di vincere questa partita extra-sportiva? Il risultato favorevole non è sicuro. Perché l’Uefa, con il fairplay finanziario, non impedisce ai club di operare. Ma pone delle condizioni di ammissibilità alle competizioni che organizza. Queste norme, pensate per incentivare una corretta gestione societaria, prevedono già la possibilità di rivolgersi a un giudice terzo, il Tas, che spesso riformula le decisioni di Nyon, come dimostra lo stesso caso Milan. Nei corridoi Uefa il possibile scossone di Elliott viene vissuto con un certo stupore perché l’hedge fund americano è appena entrato nel calcio. Eppure è già pronto a compiere un passo così deciso.
Adriano Galliani appoggia le parole di Maldini: «Il fairplay finanziario cristallizza l’esistenza. Se ci fosse stato quando abbiamo comprato il Milan nel 1986, avremmo lottato per salvarci e non avremmo vinto cinque Champions. Fortunatamente per noi non c’era e decidevamo come investire i soldi del signor Berlusconi comprando Gullit e Van Basten. Noi prendemmo il Milan in tribunale, nel 1985-86 non era andato in Europa, ma nel 1987-88 vincemmo lo scudetto. Oggi è impossibile per chi prende un club vincere la Champions in un anno. Non è giusto, ma essendo ad del Monza non ho titolo per urlare».
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