Controcopertina

Mercedes A35 AMG, la media compatta è un gioiello da 306 CV



lasciate che i giovani vengano a me. Se poi hanno anche il… piedino “pesante”, è meglio. Il biglietto d’ingresso nel paradiso del divertimento su quattro ruote diventa più accessibile – fatte le debite proporzioni – per le nuove generazioni dedite alla passione delle macchine, che non siano quelle degli Youngtimer, piuttosto adepti della nuova concezione delle vetture moderna. Oggetti – non ancora – volanti, capaci di generare la stessa adrenalina del passato anche nella versione digitalizzata, con l’elettronica a dominare, se volete, in maniera autonoma quello che prima si faceva con la sensibilità di occhi e cervello, scaricata su mani e piedi.



La rivoluzione in chiave Millennials si traduce nella Stella che mancava, la rivoluzione “hot-hatch” della Mercedes Classe A35 AMG che trasforma la già fortunata media compatta a 5 porte, pratica e tecnologica con il suo interfaccia multimediale MBUX, in una sportiva da 306 cv. Il ticket per il paradiso, dinamica, iperconnessa. La base di partenza in attesa della A 45 che in primavera stupirà tutti con i suoi 420 cv. Già, lasciate che i giovani vengano a noi, il diktat di Stoccarda intende proprio rispondere a un’esigenza precisa, considerando che dal 2011 al 2017 chi ha acquistato Classe A ha 10 anni di meno…

E già dall’impatto visivo, Mercedes A35 AMG ha tutto per attrarre l’occhio e l’anima di teneri virgulti. Cerchi da 18”, ala posteriore, fascioni più aggressivi rispetto alla Classe A normale, prese d’aria maggiorate e interni dal chiaro look sportivo, a partire da volante e sedili. Per non parlare della già citata MBUX che alla sua intelligenza artificiale già raffinata (“Hey Mercedes…”), aggiunge 80 informazioni utili per la guida in pista. Il risultato finale lo abbiamo testato sulle strade tortuose di Palma de Maiorca e la Mercedes AMG A35 AMG non ha smesso un secondo di farci sorridere, noi che esattamente Millennials non siamo. Comoda, guidabile, godibile ma tutt’altro che tenera. A partire dal motore “vitaminizzato”, il benzina 2.0 turbo già visto sulla A200 (224 cv e 350 Nm) che grazie al twin scroll, il condotto che ottimizza l’efficienza, le pulsazioni dei gas di scarico nei cilindri, porta a 306 i cv e a 400 Nm la coppia massima (disponibile già a 3.000 giri) per performance notevoli: 0-100 km/h in 4”7 e 250 km/h di velocità massima autolimitata.

Il tutto abbinato al cambio doppia frizione speedshift Dct a 7 marce e alla trazione integrale 4Matic con paddle al volante e funzione Race Start che simula una partenza in pista senza far slittare le ruote. Nei tornanti infiniti di una sorprendente Maiorca montana, la A35 AMG si rivela agile, stabile, con una tenuta di strada davvero invidiabile. Una sensazione di guida sui binari, che rende semplice anche il difficile. Accelerazioni da brividi con la sua mostruosa coppia che ti attacca al sedile sportivo ma senza sbalzi perchè le cambiate sono velocissime, fluide. Al resto pensano la scocca più rigida frontalmemnte, con sottomotore in alluminio (e non in plastica) e la piattaforma meccanica di assoluta qualità. Dalle sospensioni anteriori riviste e corrette con montanti telescopici McPherson (Multilink dietro, indipendenti a quattro bracci), agli ammortizzatori a smorzamento variabile, fi no alla trazione integrale 4Matic, anch’essa variabile che trasferisce la coppia dalle ruote anteriori a tutte le ruote, in caso di fondi sdrucciolevoli, ma sempre non oltre il rapporto di 50/50.

A completare il pacchetto il controllo di stabilità con tarature riviste (ma si può escludere), il selettore con cinque modalità di guida, dalla più conservativa (Slippery) alla più estrema Sport+ (senza dimenticare Comfort, Sport e Individual), dove il cambio può scalare anche due marce alla volta, lo sterzo ad assistenza variabile, più morbido o più duro a seconda dalle modalità di guida e il sistema AMG Dynamics che agevola la guida nelle curve molto veloci, “pinzando” il freno posteriore della ruota interna alla curva. Il sound del motore emoziona e affascina al punto davvero da valutare un esborso di partenza di 47.000 euro ai quali bisogna aggiungere, eventualmente, 8.034 euro per il pacchetto Edition1 (con tutti gli elementi aggressivi di design), 2.500€ per avere Android Auto, AppleCarPlay, radio DAB e il monitoraggio dell’angolo cieco nei retrovisori. Mentre con 549€ si prendono i monitor da 10.25” invece che quelli da 7” e con altri 305€ il navigatore satellitare con le immagini della telecamera anteriore in 3D. Sempre 305€, infi ne, costa l’AMG Track Pace che fa divertire di più quelli che vanno in pista visto che memorizza un circuito e mostra i tempi sul giro. Anche il divertimento in sicurezza per i giovani 4.0 in ha il suo prezzo.



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