Nei giorni della scoppiettante visita di Donald Trump a Londra, atterrato il giorno dopo l’anniversario numero 66 dell’incoronazione di Elisabetta II e in concomitanza con i 75 anni dallo sbarco in Normandia, è comunque sempre Meghan Markle, e un po’ anche il principe Harry, a destare interesse e scalpore. E non perché la duchessa si è rifiutata di incontrare l’odiato presidente Usa (per ritorsione lui l’ha definita “cattiva”).
Si fa sempre più concreta l’eventualità che i duchi di Sussex trascorrano lontani da casa, in Botswana pare, un periodo di alcuni mesi, non meno di sei. Buckingham Palace non ha commentato la fuga di notizie – e quando mai lo fa? – ma nemmeno negato: ciò vuol dire che il progetto di un trasloco estero (dal 2020, però) non è così remoto, anzi. Lo scopo di questa nuova avventura per il principe e l’ex attrice è di duplice interpretazione: c’è chi giura che la millenaria monarchia britannica voglia sfruttare la fama da superstar della coppia reale per rinsaldare i legami tra gli Stati del Commonwealth e c’è chi giura che la fama da divi dei duchi sia un muro di cemento contro il quale stiano andando a sbattere il primo erede al trono in fila, il principe Carlo, e il secondo, il principe William. Il gradimento nei confronti del primo è basso da anni; quello del secondo è in discesa. L’affetto degli inglesi e dei sudditi, e dei fan, per Harry e signora è, invece, in pericoloso aumento.
Mandarli in Africa, secondo le supposizioni degli strateghi del Foreign Office, significherebbe metterli, quindi, un poco in ombra. In fondo non è la prima volta che un Windsor trascorre del tempo oltremanica. La stessa regina passò i primi anni di matrimonio a Malta, dove il principe Filippo, ufficiale di marina, era d’istanza. Ma erano altri tempi. Elisabetta andava dal parrucchiere da sola, in auto. Di questi tempi Harry e Meghan dovrebbero muoversi per la spettacolare savana del Botswana scortati da molti poliziotti inglesi. A qualcuno a Londra sono venuti i capelli dritti al solo pensiero di quanto costerebbe l’intero trasloco della Corte di Harry e Meghan nel continente nero. Ecco perché la regina starebbe vagliando con cura i dettagli dell’operazione. Davvero varrebbe la pena costringere i sudditi a un tale esborso per rappacificare William e Harry? A tal proposito, il Palazzo, tramite spifferi e sussurri semiufficiali, insiste nel sostenere che la distanza che si sta aprendo come una voragine tra i due fratelli e le rispettive signore è fisiologica: i Cambridge sono i futuri sovrani, i Sussex sono dei comprimari, devono mettersi in qualche modo da parte. È sempre stato così e così sarà sempre.
Ci sono passati, nei decenni più recenti, la principessa Margaret, e la serie The Crown ci ha raccontato quanto ne soffrì, e i tre fratelli di Carlo, i principi Anna, Andrea ed Edoardo, i cui rapporti con l’erede al trono sono gelidi. Nessuno scontro, giurano a Corte, solo diversi ruoli. Che a Harry, però, devono stare molto stretti, se da mesi in pubblico non rivolge la parola al fratello William, dalle cui labbra un tempo pendeva.
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