Un’intensa nube di fumo esce dal tetto imbiancato. Le fiamme hanno divampato questa mattina sulla copertura dell’ Hotel Miramonti di Campiglio, all’inizio del medico canalone Miramonti della 3-tre, esattamente dove si svolgono le gare di Coppa del mondo.
Immediati sono stati i soccorsi dei vigili del fuoco di Campiglio, Carisolo, Pinzolo, e Tione e Trento. Moltissime sono state le chiamate pervenute al centralino dei Vigili del fuoco.
Fortunatamente al momento non risultano feriti o intossicati. l’albergo, attualmente era colmo di turisti, stamattina xò non era affollato, perché in tanti avevano organizzato di uscire x andare sulle piste e quelli rimasti, circa una ventina, sono stati messi in sicurezza dei Vigili del fuoco.
Oltre a moltissimo Volontari del posto, sono stati impegnati nel salvataggio quelli del corpo permanente di trento, soprattutto x e scoprire quali siano state le cause, che potrebbero essere individuate in una canna fumaria guasta.
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La velocità dei fumi nei condotti può influenzare anche le perdite di temperatura; infatti, in presenza di basse velocità di percorrenza, il tempo trascorso dai fumi all’interno dei condotti aumenta e con esso lo scambio termico verso l’esterno e la temperatura dei fumi diminuisce. Quindi sezioni troppo esigue aumentano le perdite di carico per attrito, mentre sezioni troppo generose rallentano la velocità dei fumi e aumentano le perdite termiche. L’impresa che installa l’apparecchio oppure il tecnico che esegue le manutenzioni deve verificare attentamente le caratteristiche del tiraggio e accertare l’assenza di reflussi di prodotti della combustione in ambiente. Una serie di cause riconducibili al cattivo tiraggio, sono i difetti indotti dall’utilizzo di apparecchi e sistemi che producono un tiraggio contrario rispetto a quello sviluppato dal sistema di evacuazione dei prodotti della combustione. È il caso di caldaie atmosferiche accoppiate a caminetti a legna o stufe a focolare aperto. In diversi casi di intossicazioni da monossido di carbonio si è rilevata la presenza di caminetti a legna all’interno dell’abitazione assieme a caldaie atmosferiche, spesso anche in locali diversi e distanti da quello di installazione. Pertanto deve essere usata la massima prudenza e attenzione nell’installazione e nella manutenzione di apparecchi a camera di combustione aperta nelle unità abitative dove sono presenti caminetti, stufe, cucine economiche o sistemi di estrazione forzata dell’aria.
Come qualsiasi opera, la mancanza di manutenzione e l’incuria, compresa l’esecuzione d’interventi senza la minima considerazione per la sicurezza, possono modificare il funzionamento del camino. A livello provinciale esiste un Regolamento per la manutenzione dei sistemi di evacuazione dei prodotti da combustione a servizio di generatori alimentati con combustibile solido (in applicazione dell’art. 14 della Legge Regionale 20 agosto 1954, n. 24) che impone la pulizia dei camini ogni 40 quintali di combustibile e in ogni caso almeno una volta l’anno. La pulizia può essere eseguita anche dal proprietario dell’abitazione, ma è consigliato rivolgersi allo spazzacamino specializzato e qualificato. Il soggetto che esegue la pulizia annota la data di svolgimento delle operazioni in un apposito registro. Non è possibile installare aspiratori meccanici alla sommità dei camini, neppure quelli ad attivazione eolica, perché potrebbero sempre bloccarsi senza che l’occupante dell’unità immobiliare se ne accorga; quindi non può essere affidata ad un accessorio di questo tipo la sicurezza del funzionamento del camino.
• mantenere pulito il camino e controllarlo prima dell’inizio del periodo di riscaldamento, rivolgendosi a personale qualificato; • tenere aggiornato il registro di pulizia del camino; • far rimuovere eventuali aspiratori meccanici posti alla sommità dei camini; • accertarsi che il comignolo abbia sezione di uscita adeguata e libera da ostruzioni.
I comignoli devono avere sezione utile d’uscita non inferiore al doppio della sezione del camino, e devono essere conformati in modo da non ostacolare il tiraggio e favorire la dispersione dei fumi nell’atmosfera. NB! Molti incendi in Trentino sono causati da surriscaldamento della canna fumaria, dovuto alla scarsa pulizia del camino e all’assenza di coibentazione delle parti in vicinanza a materiale combustibile. L’autocombustione del creosoto (la fuliggine depositata) porta la temperatura all’interno del camino a più di 1.000 °C.
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