Vieni da me, Francesco Facchinetti in lacrime. È successo nella puntata di ieri, mercoledì 27 novembre, quando il figlio del cantante dei Pooh Roby, ospite nella trasmissione di Caterina Balivo, ha voluto raccontare il suo rapporto con diversi volti famosi della TV.
Come sempre è stata una conversazione molto divertente, con moltissimi episodi, spaziando dallo scontro tra Giulia De Lellis e Belen Rodriguez passando per la lite con Simona Ventura e Al chiarimento con Fedez. Successivamente però, mentre si parlava di Jovanotti, uno dei cantanti preferiti di Facchinetti è cominciata una grande crisi di pianto.
Ha raccontato Facchinetti: “Un ragazzo di 13 anni che per una malattia che non voglio neanche nominare a meno di 6 mesi da quel concerto se ne è andato via. Mi ricordo tutto di quel concerto: era maggio, a Desio. Mi ricordo il profumo del palazzetto, la maglietta che avevo, la maglietta che aveva lui, come è salito sul palco Jovanotti, la prima canzone, la seconda… è tutto qua nella mia testa. E a settembre io sono andato al suo funerale”. Poi, il manager non è riuscito a continuare ed è scoppiato in lacrime. Parlò già di questo terribile lutto anni fa in una puntata di Verissimo, spiegando che la morte dell’amico lo aveva spinto a vivere intensamente.
Caterina Balivo consola Facchinetti
Francesco si è scusato spiegando che solitamente non si commuove in tv. Caterina Balivo, sua amica da vent’anni, ha tentato di consolarlo: “Sono in difficoltà perché ti vorrei abbracciare e vorrei che non ci fossero le telecamere”. La conduttrice a quel punto ha deciso di fermare il programma e mandare la pubblicità. Dopo lo stop, al ritorno in onda Facchinetti si è ricomposto e ha ricordato ancora l’amico: “Mi manca ogni giorno. Ripenso sempre a quello che abbiamo vissuto insieme e la cosa più bella è stata questo concerto”. Non ha perso i contatti con la madre del ragazzo, anche se non l’ha più incontrata dal vivo: “Ogni tanto mi scrive. Sono anni che non la vedo. Mi dispiace non poter incontrare la sua mamma, ma rispetto il suo dolore, perché per lei è dura affrontare questa cosa con il miglior amico di suo figlio.”. Infine, si è rivolto idealmente a lui: “Non so dove tu sia Andrea, ma ti penso ogni giorno”.
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