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Dieta detox, alcuni consigli per dopo le feste



A gennaio, mese detox e parco per eccellenza può venire l’idea di eliminare per qualche settimana tutte le proteine animali. Non farlo, sarebbe un errore per la tua linea che ha bisogno anche di questi preziosi nutrienti per nutrire la massa magra e mantenere attivo il motore metabolico del tuo corpo. Piuttosto la mossa furba è di ridurle, sostituendo il più possibile la carne con il pesce fresco e con i legumi.



Sappi inoltre che anche i semi oleosi e la frutta secca contengono proteine veg. Punta sul salmone per attivare il metabolismo e snellire la pancia Punta su un pesce saporito e saziante ricco di Omega 3: il salmone.

Ha carni ricche di aminoacidi essenziali che riducono il senso di fame prolungando quello di sazietà. Questo effetto pare sia dovuto all’elevato contenuto di arginina, sostanza che l’organismo sfrutta per sintetizzare una molecola che influisce positivamente sul metabolismo. Il salmone è anche una buona fonte di Omega 3, che riducono le infiammazioni e smuovono soprattutto l’adipe addominale. Consumalo 3-4 volte a settimana.

La mossa per ricominciare è la detox dolce Dura solo qualche giorno (2-5), in cui si consumano pasti leggeri e digeribili, a base degli alimenti che tolleriamo meglio, cucinati in modo semplice, con cotture dolci e lente. Come spuntini, estratti di verdura e frutta a scelta, leggermente speziati per esempio con zenzero, cannella e noci moscate, ma anche erbe aromatiche fresche. Le proteine animali non necessariamente devono essere escluse: non esiste un protocollo fisso; al contrario, impariamo a dare ascolto alle esigenze del nostro corpo.

Dopo gli sgarri delle festività e il loro strascico di ritenzione e pesantezza, la dieta per iniziare l’anno deve essere detox dolce (niente estremismi o digiuni severi), che elimina i liquidi accumulati senza effetto rebound quando si torna alle abitudini di sempre. «Qualche giornata detossinante – spiega la Rossoni- può essere utile anche dopo un periodo di terapie farmacologiche ed è un’ottima strategia di reset alimentare in caso di reazioni avverse alla dieta (frequenti emicranie, difficoltà digestive, colon irritabile…)».



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