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Dichiarazione dei redditi, cosa si può detrarre



E’ il momento di preparare i documenti per la dichiarazione dei redditi. Sono tantissime le spese sanitarie che possono essere portate in detrazione, ottenendo un sconto dalle tasse pari al 19% di quanto speso. L’Agenzia delle entrate le ha elencate in una guida aggiornata a settembre (si può scaricare da agenziaentrate.gov.it, seguendo il percorso “l’agenzia comunica” – “guide fiscali”). Oltre a farmaci, esami e visite specialistiche, sono ammessi costi come quello per il biologo nutrizionista e il centro antifumo privato. Rientrano tra quelle detraibili anche le spese per il fisioterapista, il terapista della riabilitazione, il massofisioterapista (con diploma conseguito entro il 17 marzo 1999), l’infermiere che viene a casa a prelevare il sangue o a fare le medicazioni, il logopedista o lo psicomotricista, il podologo e il terapista occupazionale. Chi effettua la prestazione deve essere un professionista abilitato, e rilasciare una fattura in cui sono indicate la prestazione e la qualifica. Per “scaricare” quanto pagato per cure termali, chiropratica, mesoterapia e ozonoterapia, è necessaria invece una prescrizione medica che dimostri il collegamento tra prestazione e patologia. Restano invece fuori dalle spese detraibili quelle per il pedagogista, l’osteopata, il massofisioterapista con diploma post 17 marzo ‘99 e la palestra, anche se prescritta dal medico.





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