Il Chievo questa sera ospita il Milan nell’anticipo della ventisettesima giornata di Serie A. Il match si giocherà quindi allo stadio Marco Antonio Bentegodi di Verona, con un fischio fissato alle 20:30. Sarà il trentaquattresimo confronto tra le due formazioni in Serie A. I veneti si trovano in fondo alla classifica con soltanto 10 punti ed un cammino fatto soltanto di 1 vittoria e 10 pareggi e ben 15 sconfitte, mentre il Milan si è portato avanti al terzo posto in classifica con 48 punti, frutto di 13 vittorie, 9 pareggi e 4 sconfitte.
Domenico Di Carlo, il mister del Chievo, cercherà di rendere complicata la vita ai rossoneri, cercando di conquistare i punti che possono dare alla squadra un filo di speranza in chiave salvezza. Tuttavia però il Milan attualmente sta attraversando un periodo piuttosto fortunato. Nell’attuale rosa Krzysztof Piatek e Suso sono i migliori marcatori avendo accumulato 5 reti a testa, anche se però il miglior attaccante e realizzatore stagionale rimane Gonzalo Higuain. Nel Chievo invece spiccano i 6 gol fatti in 25 presenze dall’ attaccante polacco Mariusz Stepinski. Se da una parte quindi il Chievo cercherà di fare il risultato per sperare di poter rimanere in Serie A, il Milan tenterà di vincere e allungare a 5 la striscia di vittorie consecutive, consolidando in questo modo il terzo posto conquistato.
Chievo-Milan, dove vedere la partita in tv e streaming
La partita sarà trasmessa in diretta streaming in esclusiva su Dazn e sarà quindi visibili anche su diversi dispositivi tra cui pc, tablet e smartphone. Ad esempio gli utenti della piattaforma di sport in streaming potranno guardare il match su Smart TV abilitate, pc, smartphone e tablet. Si potrà inoltre guardare la partita collegando la propria televisione ad un decoder Sky Q oppure di una console PlayStation 4 o XBox One. Infine, si possono anche utilizzare i dispositivi come Chromecast o Amazon Fire Stick. Chievo Milan sarà anche disponibile per la visione on demand e quindi tutti i tifosi appassionati potranno vedere la gara integrale quando preferiranno.
Probabili formazioni Chievo Milan
Il Chievo perde per squalifica Nicola Rigoni a centrocampo, mentre in regia verrà schierato Dioussé, mentre Leris ed Hetemaj saranno le mediane, dopo il turno di stop. Giaccherini sarà posizionato a supporto sulla trequarti della coppia d’attacco composta da Stepinski e uno tra Meggiorini e Djordjevic in difesa invece è stato recuperato Rossettini, ma sarà Andreolli che andrà a insidiare il polacco Jaroszynski. Resta ancora fuori Pellissier. Gattuso sembra che debba fare a meno dello squalificato Rodriguez a sinistra e al suo posto sulla corsia mancina andrà a reagire Laxalt. In avanti giocherà Cutrone ma sarà difficile fare a meno di Piatek per il suo ruolo di punta centrale nel tridente. A centrocampo partiranno regolarmente dal 1′ Kessié e Paquetá. Biglia potrebbe riposare e lasciare il posto a Bakayoko.
CHIEVO (4-3-3): Sorrentino; Depaoli, Bani, Barba, Jaroszynski; Leris, Dioussé, Hetemaj; Giaccherini; Stepinski, Meggiorini.
MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Conti, Musacchio, Romagnoli, Laxalt; Kessié, Biglia, Paquetá; Suso, Piatek, Castillejo.
E’quella di stasera l’occasione perfetta per soddisfare il desiderio di Rino Gattuso. L’allenatore altro non chiede che accompagnare i risultati a una prestazione convincente, non ai fini dello spettacolo ma per essere certi attraverso il gioco di creare azioni da gol e poi finalizzarle. La tenuta della difesa non ha invece bisogno di essere incoraggiata. Contro il Chievo, ultimo in classifica e per gol fatti e subiti, e con il recupero di Lucas Biglia esistono le migliori premesse per centrare l’obiettivo.
Non che la colpa dell’involuzione lamentata da Rino sia imputabile a Bakayoko, che però ha un modo tutto suo di interpretare il ruolo: più basato sulla forza, e se la forza viene meno (da fine ottobre Bayakoko è il giocatore del Milan che ha disputato più minuti in tutte le competizioni, 2042, giocando 23 delle ultime 24 partite) il calo è conseguente. Biglia è invece il regista classico impegnato nella direzione e nella gestione degli equilibri: per indole il più adatto a far scorrere una manovra che per Gattuso «non era più fluida». Fino al 28 ottobre, ultima partita in A di Biglia, nessun giocatore aveva effettuato più contrasti di lui (45) tranne Allan, alla pari. Recuperato il possesso Biglia era poi il giocatore del Milan con più passaggi riusciti (526), più palloni recuperati (71) e più duelli vinti (64). Bakayoko usa invece il fisico per essere in squadra quello che ha vinto più duelli aerei (59), che giocato (1649) e intercettato più palloni (52).
FETTINE Recuperando armonia nelle giocate Gattuso ritiene di avere più chance per continuare nella serie positiva di risultati e quindi anche per assestarsi al terzo posto. Alla fine Verona offre soprattutto questo: la possibilità di confermarsi sul podio e, almeno per una notte, guardare l’Inter da +4. Il resto, bel gioco e sincronia di movimenti, torneranno semmai più utili nel derby. Allora sì, essere padroni del campo e produrre molteplici occasioni, potrebbe garantire la superiorità sull’avversario.
Ma è un’altra storia e Gattuso non va oltre questa. Anche perché, mentre il Milan cerca un gioco più scorrevole, è il Chievo ad avere la testa più libera. Rino avverte: «Giocano bene e sono spensierati. Servirà un grande Milan, che giochi bene e che sappia dar battaglia. Non possiamo assolutamente sbagliare e, al contrario, abbiamo tutto da perdere. Il derby poi si preparerà da solo. Finora abbiamo inseguito e siamo cresciuti. Ma è oggi che occorre alzare oltre l’asticella: serve un’ulteriore salto in avanti nella personalità. E’ arrivato il momento di farlo o possono farci a fettine». ICARDI Nel duello a distanza con l’Inter sarà utile recuperare energie: oltre a Biglia, dopo 134 giorni torna convocato Caldara, in panchina. Laxalt darà il cambio allo squalificato Rodriguez, Castillejo farà rifiatare Calhanoglu. Non sarà invece un’arma in più la sintonia di tutte le componenti rossonere: dall’altra parte, il caso Icardi e la tensione nello spogliatoio interista, non hanno compromesso la situazione. Per Gattuso è così: «Non mi interessa quello che succede fuori, non dormo la notte per i problemi miei, altro che guardare in casa d’altri. Qui devo fare delle scelte, mantenere gli equilibri, tenere tranquillo l’ambiente. Dobbiamo stare uniti e non disperdere le energie. Pensare al ‘noi’ e non al proprio orticello. Paradossalmente il caso Icardi ha rafforzato l’Inter». Se l’orizzonte non arriva al derby, figuriamoci oltre: «Sono finalmente sicuro al mio posto? Se non vinco due partite magari torno in bilico anche io. Ma non penso al mio futuro, magari tra un anno sarò in Arabia Saudita o nella mia casa in Spagna. L’attenzione è tutta al Chievo».
Èun momento particolarmente positivo per il Milan, che ha richiamato al Meazza tanti tifosi nelle ultime uscite casalinghe (più di 60mila nella gara col Sassuolo). L’entusiasmo per il Diavolo, però, non è limitato alle presenze a San Siro: anche in trasferta al Bentegodi la squadra di Gattuso sarà seguita da un nutrito gruppo di sostenitori. Bastano un paio d’ore di macchina o di pullman per coprire i 160 chilometri che dividono Milano da Verona, una trasferta comoda per i tanti fedelissimi rossoneri che sperano di blindare il terzo posto con una vittoria sul Chievo e presentarsi così al derby del 17 marzo davanti all’Inter. Ma quanti saranno esattamente i tifosi del Milan sugli spalti del Bentegodi? Impossibile prevederlo con esattezza, si possono soltanto fare delle stime partendo da alcuni dati certi. Come i 3380 biglietti riservati al settore ospiti che sono andati esauriti, per esempio. O come i circa 9000 abbonati del Chievo, cifra da sottrarre alle 22mila persone attese per la partita. È estremamente probabile che tra quei 13mila paganti i fan rossoneri saranno parecchi, considerando anche che il Chievo non sta vivendo proprio una stagione da sogno. Tirando le somme, e dopo aver precisato che la biglietteria «Park A» dello stadio resterà aperta fino alle 21 di oggi (mezz’ora dopo il calcio d’inizio), si può sostenere che saranno oltre 4000 gli spettatori che a Verona spereranno in una vittoria del Milan. Per la verità, il tifo organizzato rossonero non ha mai fatto mancare il suo sostegno alla squadra durante la stagione, anche nei momenti meno felici: una rappresentanza della Curva Sud, più o meno cospicua a seconda delle occasioni, ha sempre seguito la squadra. E fin qui non si sono mai segnalati problemi d’ordine pubblico, in Italia come nella parentesi europea
Il 15 marzo del 2018, mentre il Milan usciva dall’Europa per mano dell’Arsenal tre giorni prima di affrontare il Chievo in campionato, Paquetà giocava in casa degli ecuadoriani dell’Emelec una partita di Coppa Libertadores con il Flamengo. Lucas era in campo anche quando i gattusiani chiudevano la stagione di A con una manita alla Fiorentina a maggio, e ancora durante le vacanze estive di Romagnoli e compagni a giugno e in occasione dei ritorni di Leonardo e Maldini alla casa madre tra luglio e agosto. Insomma, si fa prima a dire quante ne ha saltate: da marzo dell’anno scorso a oggi, la macchina brasiliana col 39 sulla targa ha spento il motore giusto 4 volte, ha sostato per un mesetto a cavallo tra la fine dell’anno e l’inizio del 2019 causa trasferimento da un continente all’altro e poi ha ripreso a marciare lungo la carreggiata di una stagione che sembra un’autostrada senza caselli di uscita da imboccare: tra campionati nazionali e coppe, questa sera al Bentegodi Paquetà toccherà la 51a partita del 2018-19 con i club.
INSTANCABILE A impressionare, visto il rendimento attuale, è il modo in cui il centrocampista è stato impiegato: da Carpegiani a Dorival Junior, gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina del Fla durante la stagione che si è chiusa a dicembre hanno schierato Paquetà sempre titolare tranne che in un’occasione, la penultima partita di campionato in casa del Cruzeiro a fine novembre, quando il matrimonio con il Milan era già stato celebrato in attesa dell’ufficialità e Lucas si dedicava all’altro «sì», quello con Maria Eduarda. Con il Flamengo è stata un’annata intensissima: appena 4 sostituzioni (come le assenze) e 10 gol, tutti nel Brasileirão.
CHIEVO, DERBY E… SELEÇAO Il cambio di maglia non ha sortito effetti logoranti, anzi. Quando il 21enne carioca aveva sostenuto i primi test a Milanello nella toccata e fuga di dicembre, lo staff medico rossonero era rimasto sorpreso dei risultati: Paquetà si era presentato ben allenato – come ci si può aspettare da chi arriva da una stagione appena conclusa – ma le risposte agli altri parametri esaminati, come ad esempio scatto e resistenza, preannunciavano a Gattuso che avrebbe avuto un eccellente materiale su cui lavorare. Provato da mezzala alla prima gara disponibile, in Coppa con la Samp, Lucas non è mai uscito dalla formazione titolare del Milan e quella di oggi sarà la dodicesima volta su 12. Piuttosto, Rino ha preferito dosare le energie del suo gioiellino, richiamandolo in panchina 9 volte su 11, anche se il momento del cambio si è spostato ogni volta un po’ più in là. Contro il Sassuolo Paquetà è parso meno brillante del solito ma non si fermerà neanche stasera, lui e i compagni vogliono arrivare al derby con altri 3 punti in tasca. Per riposare ci sarà tempo, non nella sosta post Inter: Tite e il Brasile lo aspettano per le amichevoli con Panama e Repubblica Ceca.
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