Il nuovo film di Checco Zalone ha fatto nascere una polemica senza precedenti e che ha coinvolto anche nomi noti della politica. A raccontare cosa sta succedendo è stato lo stesso attore e regista del film Tolo Tolo, presentato dalla chiacchieratissima canzone Immigrato.
Checco Zalone razzista, la polemica per Tolo Tolo
Nel corso delle ultime settimane abbiamo avuto modo di raccontare il nascere della polemica per Checco Zalone. Il nuovo film del l’attore era attesissimo dai fan che, dopo Quo vado, erano appunto in trepidante attesa. La canzone Immigrato con cui è stato presentato Tolo Tolo subito diventa virale ma Checco Zalone viene accusato di essere razzista.
A commentare quello che sta succedendo è stato lo stesso Zalone che a Vanity Fair ha dichiarato: “Ho affrontato un tema che era nell’aria e a cui tra un proclama di Salvini e uno sbarco a Lampedusa pensavo da anni”. Checco Zaolone rompe ogni schema e continua dicendo: “Le reazioni mi hanno annoiato se non imbarazzato. Siamo messi male. Rivendico il diritto di non piacere e di non risultare divertente. Anche se devo dire che essere difeso da chi avresti voluto attaccare è divertententissimo”.
“Il problema è la povertà di dibattito”
Checco Zalone probabilmente era pronto alla polemica ma probabilmente non avesse idea che questa potesse travolgerlo come se fosse una bufera senza fine… ma il film Tolo Tolo non è ancora arrivato nelle sale cinematografiche.
Non a caso, Checco Zalone continua dichiarando: “Hanno parlato di geniale operazione di marketing. Di strategia. Di calcolo. Ma dove? Ma quando? Magari chi ha scritto queste cose non ha visto integralmente il video o nutre semplice antipatia nei miei confronti. Il problema è la povertà del dibattito. Il ditino moralizzante sempre alzato a dire ‘questo si può o questo non si può dire’. Il nascere pretestuoso di polemiche inutili e modestissime”.
La rabbia di Checco Zalone
Il dubbio che travolge i fan è il seguente: cosa succederà una volta che il film di Checco Zalone verrà trasmesso al cinema? Sarà ancora una volta campione di incassi? Nel frattempo, ecco che l’attore conclude il suo intervento a Vanity Fai affermando: “La soglia della correttezza pretesa e della scorrettezza denunciata dal tribunale degli opinionisti si è vertiginosamente abbassata e in pochissimo tempo– continua Checco Zalone-. Se si guarda al cinema degli anni ’70 lo si capisce immediatamente. Viviamo nell’assurdo. Siamo a un passo dal corso di laurea in politicamente corretto”.
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