Oggi, venerdì 1 marzo 2019 alle ore 20.30 si disputerà la partita Cagliari Inter, valida per la 26esima giornata della Serie A TIM 2018-2019. Il calcio di inizio è fissato per le ore 20:30 ed a sfidarsi saranno Cagliari e Inter alla Sardegna Arena di Cagliari.
Il Cagliari quindi ospiterà l’Inter in una sfida che entrambi non possono permettersi sicuramente di sbagliare. I padroni di casa stanno vivendo al momento un periodo piuttosto negativo, mentre i nerazzurri hanno tutta l’intenzione di consolidare il terzo posto e distanziandosi dalle inseguitrici. Rolando Maran, i tecnico dei sardi sanno benissimo che la sfida in programma per questa sera contro i nerazzurri è molto difficile, ma non si da di certo per vinto. “Dobbiamo mettere in campo una prestazione maiuscola. Di qualità, sacrificio e coraggio. Nel segno della continuità“, è questo quanto dichiarato da Mister in conferenza stampa alla vigilia del Match. “Dobbiamo mettere in campo una prestazione maiuscola. Di qualità, sacrificio e coraggio. Nel segno della continuità”.
Il mister nerazzurro in conferenza stampa, pare abbia fatto intendere che a causa di qualche infortunio di troppo, la rosa non potrebbe essere al completo e quindi non potrà effettuare un tour numeri piuttosto massiccio anche degli impegni di Europa League contro l’Eintracht. Molto probabilmente, quindi in campo si rivedrà lo stesso schieramento che si è scritto nella partita contro la Fiorentina. Come abbiamo visto, il Cagliari in seguito alla sconfitta contro la Sampdoria invece vuole ritornare a fare punti in casa, dove è arrivata l’ultima vittoria contro il Parma.
Cagliari Inter, probabile formazione
Riguardo l’Inter, come già abbiamo visto, molto probabilmente si vedrà in campo alla stessa squadra che ha giocato contro la Fiorentina con l’unica novità che dovrebbe essere rappresentata dall’impiego di Asamoah sulla sinistra al posto di Dalbert. Ancora fuori Keita e Icardi mentre l’attacco sarà ancora incentrato su Lautaro Martinez con dietro Politano, Nainggolan e Perisic, protetti da Vecino e Brozovic a centrocampo, foto D’Ambrosio sulla destra con i due centrali Skriniar e De vrij con Handanovic in porta. Riguarda il Cagliari, verrà schierato Pavoletti in attacco con Joao Pedro che rientra dalla squalifica e Despodov. Cragno in porta, linea a 4 con Padoin, Ceppitelli, Pisacane e Pellegrini, A centrocampo Faragò, Cigarini e Ionita, con Barella trequartista dietro Joao Pedro e Pavoletti.
Cagliari-Inter, diretta tv e streaming live
L‘anticipo Cagliari-Inter verrà trasmessa in diretta in esclusiva da Sky sia sul satellite che sul digitale terrestre. Tutti gli abbonati potranno seguire la gara sui canali Sky sport Serie A numero 202 del satellite 373 digitale terrestre e su Sky Sport al numero 251 del satellite. Sarà anche possibile seguire il match streaming collegandosi direttamente attraverso tablet PC e smartphone con la piattaforma Sky Go.
Un botta e risposta in piena regola. Prima l’attacco di Luciano Spalletti, intorno all’ora di pranzo. Poi la replica di Mauro Icardi, quando i milanesi erano a fare l’aperitivo. Due stoccate studiate e non improvvisate. Due nuove puntate di una telenovela infinita. Il tecnico di Certaldo non ha fatto sconti e l’argentino, che non ce l’ha solo con l’allenatore, non ha risparmiato la società e qualche compagno. Il caso non accenna a sgonfiarsi.
Spalletti ha assestato la sua stilettata quando sapeva già che Mau- rito per la quinta partita di fila non sarebbe stato inserito nell’elenco dei convocati. Ha colto anche l’occasione per coccolare Perisic e il resto dei suoi giocatori. Alla vigilia di una trasferta fondamentale soprattutto per testare la reazione psicologica del gruppo dopo il torto di domenica a Firenze, è come se avesse diviso i buoni (tutti meno l’ex capitano) dai cattivi (Icardi). Una mossa per compattare ancora di più lo spogliatoio nel momento di difficoltà o una provocazione per spingere il numero 9 a fare il passo che tutti aspettano? Se la strategia di Lucio avrà successo vedremo nei prossimi giorni. Mercoledì sera intanto c’è stata una telefonata tra Wanda Nara, che insieme ai figli tornerà domani dalla vacanza a Dubai, e l’ad Marotta nella quale è stata ribadita la voglia di parlarsi per verificare se esistono le condizioni necessarie per siglare almeno un armistizio da qui a giugno. Tutto al netto della proposta per il rinnovo che sarà sottoposta alla showgirl e che probabilmente sarà respinta perché la distanza tra domanda e offerta resta notevole. Ieri però il tecnico di Certaldo ha pronunciato parole che all’attaccante argentino certo non hanno fatto piacere e che lo hanno spinto a replicare. «Di Icardi sono già state dette molte cose – ha spiegato Spallet- ti – e si sono espressi sia Marotta sia Zhang. Io parlo di quelli che ci sono, non di chi non c’è. Da qui in avanti di Icardi non parlerò più» aveva premesso in conferenza stampa anche se poi a Sky ha sganciato la bomba: «Se mi aspetto che ora a parlare sia lui? Io devo parlare degli altri, che sono quelli che vengono in campo e hanno a cuore le sorti deH’Inter». Sottintendendo che Mauro a cuore non le ha perché preferisce star fuori. E per completare la dose Lucio ha aggiunto parole di stima per Perisic, il principale “oppositore” di Icardi: «Anche lo scorso anno aveva passato un periodo un po’ così, ma poi si è ripreso. Può succede quando ci sono diverse partite ravvicinate di non essere sempre al massimo, ma dal mio punto di vista, anche se non sembra faccia una bellissima partita, se analizzi i dettagli magari vedi che ha sbagliato qualche appoggio di troppo o ha puntato una volta meno gli avversari, ma poi ha comunque fatto tanti rientri, ha dato una bella mano di testa sui calci d’angolo, ti è venuto addosso facendoti sentire la sua fl- sicità e ha recuperato tanti palloni. Per me è un calciatore forte e affidabile sotto tutti gli aspetti. Un calciatore da Inter. Un leader. Che gli altri lo prendano a esempio va bene. Le difficoltà
Alle 19 ha preso la parola Icardi con la lettera che pubblichiamo integralmente qui accanto e che lui ha affidato al suo account Insta- gram. Sintetizzando ha ribadito il suo forte legame con l’Inter, i no ripetuti a proposte importanti per restare in nerazzurro, il suo orgoglio per aver riportato la squadra in Champions tra mille difficoltà, ma in mezzo a tante belle parole ha anche assestato qualche siluro. Il primo senza nominarlo a Perisic quando ha scritto: «Ho sempre disapprovato quelli che alla prima occasione provavano ad andarsene dal club». Pure con i dirigenti e con Spalletti non è stato tenero: «Non so se in questo momento
ci sia amore e rispetto verso l’In- ter e verso di me da parte di alcuni che prendono le decisioni. Non so se ci sia da parte di alcuni la volontà di agire e risolvere le cose solo ed esclusivamente per amore dell’Inter. Iter amore si può sopportare molto, di tutto. Ma non deve mai venire a mancare il rispetto». Wanda da Dubai ha sottoscritto e sui social sono stati molti i tifosi che hanno speso parole d’affetto per Maurito. La società come lha presa? Non bene perché l’uscita è stata giudicata inopportuna a poche ore a una partita importante. Idem i compagni per i quali non c’è stata neppure una parola di incoraggiamento in vista di stasera. Sostanzialmente non è cambiato niente e il club si aspetta sempre che il centravanti faccia un passo verso il gruppo ovvero che smetta di fare fisioterapia, tomi a giocare e parli con lo spogliatoio. Mentre Màuro e Wanda aspettano di sentirsi dire il perché del provvedimento sulla fascia da capitano, il principale nodo del contendere.
E nei momenti più difficili che si dimostra il vero Amore. È in quei momenti che ho deciso di rimanere all’Inter, con l’Inter. Quando ho sentito che con i miei gol potevo aiutare l’Inter a essere più forte, di tante cose. Più forte dei problemi di fair-play finanziario. Più forte delle nostre difficoltà, quando erano in tanti a giudicare che come squadra non valevamo un granché. All’Inter. Con l’Inter.
E nonostante tutto, ho sempre deciso di rimanere. E per amore di questi colori. Ho rifiutato offerte che difficilmente un giocatore professionista avrebbe rifiutato, tanto più in condizioni simili. Ho giocato con dolori fisici che mi portavano alle lacrime dopo la partita, e nei giorni seguenti. Ma ho sempre solo insistito per scendere in campo, anche contro i consigli medici. Perché scendendo in campo son riuscito a dimenticare ogni dolore, con l’unico obiettivo di dare tutto quello che potessi per aiutare questi colori.
Per AMORE dei colori nerazzurri. Perché c’è solo l’Inter.
Ho mostrato ai miei figli che bisogna mantenere la speranza. Gli ho insegnato che vincere è difficile, ma che farlo con l’In- ter ha un significato unico, che solo un vero interista può capire, e sentire. Gli occhi dei miei figli non mentono. Questo amore per l’Inter lo hanno imparato a casa mia. Ho realizzato il
mio sogno, ho realizzato il sogno di tutti noi interisti tornando in Champions League, con la squadra di cui ero capitano, e di cui continuo a sentirmi capitano. Perché ho sempre sentito e trasmesso amore per questi colori. Ho sempre disapprovato quelli che alla prima occasione provavano a andarsene dal club. Ho rispettato i tifosi, i miei compagni, la società, e tutti gli allenatori che sono passati durante la mia permanenza.
Ho collaborato con il club, in campo e fuori, nell’inserimento di ogni nuovo giocatore, mostrandogli che solo con la passione avremmo potuto raggiungere i nostri obiettivi. Io so cos’è l’amore per l’Inter, e i tifosi interisti lo sanno perché hanno visto quanto ho sofferto, pianto, lottato e infine gioito per questi colori.
Ma come detto, tutti i sacri- flci sono stati fatti per amore di questi colori, e rispettando tutti. Non so se in questo momento ci sia amore e rispetto verso l’Inter e verso di me da parte di alcuni che prendono le decisioni. Non so se ci sia da parte di alcuni la voglia di agire e risolvere le cose solo ed esclusivamente per amore dell’Inter.
In una famiglia possono succedere molte cose, belle o brutte. E per amore si può sopportare molto, di tutto. Ma non deve mai venire a mancare il rispetto. Questi sono i miei valori, questi sono i valori per cui ho sempre lottato. Nella mia storia. All’Inter. Con l’Inter.
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