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Bollo auto rottamata, come non pagare la cartella esattoriale



Nel caso in cui rottamiamo la nostra auto, la cartella esattoriale riguardante il bollo auto potrebbe non essere pagata. Ecco come fare. Effettivamente se abbiamo rottamato il nostro veicolo, non siamo più tenuti al pagamento del bollo auto, ma ci potrebbe essere la possibilità di ricevere dopo qualche anno, una cartella esattoriale con la quale ci viene richiesto il pagamento del bollo auto rottamata proprio qualche anno prima.



In questi casi è bene sapere che non si è tenuti a pagare la tassa. Come fare però, qual è la procedura da seguire e quali documenti da presentare? Quando rottamiamo un veicolo, in genere si ci rivolge ad un centro raccolta autorizzato oppure al concessionario dove è stata acquistata l’auto nuova. Entro 30 giorni dalla consegna del veicolo da rottamare, il centro raccolta oppure il concessionario sono obbligati a presentare la richiesta di cancellazione del veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico, al quale poi bisognerà consegnare anche il libretto di circolazione, certificato di proprietà e targa.

Tale richiesta va inoltrata comunicando anche la cessazione della circolazione per demolizione. Effettivamente è la cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico che da la possibilità di avere una radiazione definitiva del veicolo e quindi di conseguenza il vecchio proprietario non è più tenuto a pagare il bollo per quell’auto, ne dovrebbe ricevere qualche cartella esattoriale a riguardo. È necessario però che il proprietario del veicolo si faccia rilasciare un certificato di rottamazione dal centro raccolta oppure dal concessionario.

Questo è un documento piuttosto importante e va conservato con cura perché nell’ipotesi che un giorno la Regione possa chiedere il pagamento del bollo auto per un anno, che abbiamo comunque rottamato in precedenza, questo documento farà fede e ci permetterà di non pagare nulla. In questo certificato di rottamazione, saranno presenti dei dati molto importanti come l’attestazione definitiva che il veicolo è stato consegnato nonché l’impegno da parte del concessionario o del centro a procedere alla cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico del veicolo stesso.

In questo documento sono anche inclusi i dati anagrafici di residenza del proprietario e quelli che identificano l’azienda che poi rilascia questo certificato. Sono anche contenute tutte le informazioni legate alla data e anche all’ora della consegna definitiva del mezzo e anche del rilascio del certificato. Ovviamente non potranno mancare i dati del veicolo e l’impegno da parte del centro o del concessionario a prendersi carico della procedura di cancellazione del veicolo. Riguardo il bollo auto ci si chiede se è possibile ottenere un rimborso nel caso in cui si è rotta la l’auto. Si tratta di una tassa regionale anche se come sappiamo, non tutte le regioni hanno uno stesso regolamento. Alcune regioni quindi permettono di poter ottenere il rimborso delle mensilità in cui non si usufruisce del veicolo, proprio per avvenuta rottamazione e queste regioni corrispondono al Piemonte, Lombardia, Veneto, provincia autonoma di Trento e Bolzano.



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