Dopo un periodo di calma ecco che arrivano delle cattive notizie per gli automobilisti italiani. Si conta un rialzo sui prezzi di listino della rete carburanti in Italia. Questo aumento dei prezzi, come spesso è accaduto negli anni precedenti, arriva in concomitanza con l’inizio delle vacanze per la maggior parte degli italiani che da qui fino alla fine del mese di agosto, gireranno in lungo ed in largo per le ferie estive. La prima compagnia a mettere in atto l’aumento del carburante è stato Eni, ma nel fine settimana anche Italiana Petroli pare che abbia già rivisto all’insù i prezzi di benzina e diesel, con un aumento di un centesimo al litro. Tamoil e Q8 invece sembra che abbiano pensato ad un aumento di €0,02 sia per quanto riguarda la benzina che sul diesel.
Sul territorio nazionale, secondo alcuni dati che sono stati elaborati nella giornata di ieri da Quotidiano energia e che sono stati comunicati dai gestori all’Osserva prezzi carburanti del Mise, il prezzo medio Nazionale che è praticato in modalità Self della benzina, risulta essere pari a 1,601 euro al litro con diversi marchi che vanno da 1,602 a 1,616 al litro. Il prezzo medio del diesel ammonta quindi a 1,484 euro al litro con compagnie che variano da 1,485 a 1,502 al litro. Per quanto riguarda invece il servito, per la benzina il prezzo medio praticato ammonta 1, €735 al litro con impianti che vanno da 1,712 a 1,807 al litro, mentre il diesel va a 1,622 al litro con punti vendita delle compagnie tra 1,610 e 1,709 euro al litro. Infine il GPL pare che va da 0,610 a 0,645 al litro.
Perchè aumenta il prezzo della benzina?
Ci si chiede che cosa possa andare ad incidere sul prezzo della benzina e come si può spiegare questa continua variazione dei prezzi soprattutto in concomitanza delle vacanze estive. In sintesi possiamo dire che il prezzo della benzina aumenta a livello internazionale, quando aumenta di conseguenza il costo del petrolio. Quando il prezzo del petrolio sale e di conseguenza aumenta, anche il costo della benzina anche se pur lentamente sale e quando scende il prezzo del petrolio di conseguenza, anche il prezzo della benzina scende lentamente.
Ad incidere però sul prezzo finale in Italia sono le accise e l’IVA. Nel caso in cui le tasse e le accise dovessero diminuire, il costo della benzina sarebbe più basso, così come avviene negli altri paesi europei, dove la benzina viene comunque tassata ma non come in Italia. Il nostro Paese resta in vetta alla classifica per il peso fiscale al litro, ovvero ben un euro in più a litro, secondo un’indagine di Federcontribuenti dello scorso anno.
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