Un 36enne di Topeka, in Kansas, e suo fratello minore Ray sono stati arrestati a poche ore l’uno dall’altro per aver commesso lo stesso reato. Infatti il maggiore Eric era in stato di fermo perché guidava un Suv rubato con la patente sospesa. L’altro è corso subito a pagare la cauzione del fratello ma su un mezzo sempre rubato.
Di proverbi sulla famiglia ce ne sono molti e, in questo caso, il sangue non mente. Infatti a Topeka, in Kansas, Eric McCracken, di 36 anni, è stato sorpreso dalla polizia alla guida nonostante la sua patente fosse sospesa; peccato che la Chevrolet di grossa cilindrata in questione non fosse registrata a nome suo, bensì risultasse rubata. Una volta finito in manette, lo sceriffo offre ad Eric la possibilità di rilascio su cauzione, che il ladro coglie al volo: così pensa di rivolgersi il fratello minore Ray.
Il 32enne Ray fa di tutto per correre, letteralmente, in soccorso del fratello. Ma, la polizia riceve la segnalazione di un SUV Chevrolet rubato: localizzato tramite il GPS, il mezzo risulta fermo lungo la via per il penitenziario della contea di Jackson. Il veicolo è proprio quello con cui il giovane Ray è arrivato per pagare la cauzione del fratello.
Traditi dallo stesso vizietto e dallo stesso gusto in fatto di auto, i due sono entrambi detenuti e con moltissime probabilità passeranno il Natale dietro le sbarre considerati i capi di accusa di entrambi. Infatti, il fratello maggiore Eric è accusato di guida con patente sospesa e possesso di bene rubato. Tuttavia, al giovane Ray sono contestati più reati, oltre agli stessi di Eric: è accusato di essere fuggito e aver volontariamente evitato un funzionario della legge, guidando in modo pericoloso. Infatti, per andare in soccorso del fratello, Ray andava a forte velocità su un mezzo rubato e aveva eluso un posto di blocco prima di essere arrestato.
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