Aveva fatto parecchio discutere la richiesta di Amanda Knox e del fidanzato Christopher Robinson avanzata alcune settimane fa in occasione del suo viaggio in Italia per partecipare al festival della Giustizia penale.In quell’occasione Amanda Knox aveva lanciato una raccolta fondi per sostenere le spese del suo matrimonio. A tal riguardo in quell’occasione pare che Amanda avesse dichiarato: “Abbiamo speso oltre 10mila dollari” in Italia per la “sicurezza”, mentre per i fondi nessuna richiesta è stata fatta “a estranei”. I documenti di matrimonio effettivamente pare che siano stati presentati lo scorso dicembre, mentre le nozze saranno celebrate il prossimo 29 febbraio 2020. Amanda Knox smentisce così tutte le voci circolate nelle scorse settimane in merito alla raccolta fondi lanciata dalla stessa insieme al suo fidanzato. La Studentessa americana processata e assolta dalla giustizia italiana per uscire di Meredith Kercher, alcune settimane fa aveva parlato del suo viaggio in Italia e soprattutto del fatto di avere lanciato una raccolta fondi per le sue nozze insieme al compagno.
Secondo quanto riferito però dal settimanale Oggi, Amanda Knox sarebbe già sposata da ben 9 mesi. Il settimanale nel prossimo numero, secondo alcune indiscrezioni, pubblicherà il certificato di matrimonio. Nelle anticipazioni del settimanale, si troverà anche il documento che si trova anche online negli archivi della King Conty, La Contea di Seattle è capoluogo. L’atto attesterebbe che le pubblicazioni sono state affisse tra il 21 novembre del 2018 e che le nozze poi si sono tenute 10 giorni dopo ovvero il primo dicembre e il certificato di matrimonio sarebbe stato emesso il 7 dicembre 2018. Secondo sempre le anticipazioni del settimanale, Amanda ed il compagno, starebbero chiedendo dei soldi per la festa del matrimonio che si è già tenuto. Queste indiscrezioni vanno ad alimentare delle polemiche che sono scoppiata nei giorni scorsi in seguito alla notizia annunciata dalla stessa ex studentessa. Secondo quanto avanzato dal settimanale Oggi, pare che tutto sia stata una mossa voluta dal marito che ricordiamo è uno scrittore in cerca di visibilità e quindi studiato tutto a pennello per farsi un po’ di pubblicità.
Venuta a conoscenza di tutto ciò però Amanda ha voluto dire la sua ed ha inviato una lettera all’agenzia di stampa ANSA nella quale si legge: “Questo è solo l’ultimo esempio del deliberato travisamento dei fatti e della distruzione della reputazione che subisco da quando sono stata spinta mio malgrado sotto i riflettori nel 2007”. Poi spiega “L’Italy Innocence Project è stato molto generoso – scrivono – nel fornirci una camera di hotel e l’assistenza di un professionista della sicurezza per la durata della nostra permanenza. Si sono offerti di rimborsarci un quarto delle spese del nostro volo e io non ho chiesto loro di coprire il resto.
Abbiamo speso più di 10mila dollari in precauzioni necessarie per la mia sicurezza e per evitare molestie. Ci siamo dovuti organizzare per un altro alloggio per mia madre e per le spese del suo viaggio, lei era un supporto emotivo necessario in questo traumatico viaggio. Il viaggio ha rappresentato un contraccolpo finanziario per noi e siamo stati costretti a utilizzare soldi che stavamo risparmiando per le nostre nozze. Ma per supportare l’Italy Innocence Project ne è valsa la pena e io resto grata per il loro supporto e per il loro invito a parlare del processo mediatico e delle ingiuste condanne”.
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