Doveva essere il periodo più bello della sua vita, quello che l’avrebbe portata a diventare mamma, ma purtroppo qualcosa non è andato nel verso giusto, ma ciò nonostante è riuscita lo stesso nel suo intento, sfidando tutto e tutti. Una giovane donna della provincia di Perugia, pare sia diventata mamma all’ospedale del Capoluogo, nonostante fosse affetta da un linfoma che l’ha colpita proprio durante la gravidanza. Nel corso dei nove mesi la donna si è sottoposta delle terapie chemioterapiche, ma è riuscita a giungere ai nove mesi tranquillamente mettendo al mondo il figlio senza alcuna conseguenza. Mamma e figlia sono stati già dimessi e questo quanto riferito direttamente dall’azienda ospedaliera.
La donna si è ammalata di linfoma proprio durante i nove mesi di gravidanza ed è stata curata con la chemioterapia riuscendo a partorire senza alcuna conseguenza per il bambino nonostante fosse sotto terapia piuttosto aggressiva. La notizia arriva direttamente dalla struttura di ostetricia del Santa Maria della Misericordia e da quel triste momento della diagnosi, sono trascorsi già due mesi.
Sia la mamma che il neonato sono stati dimessi e mentre per il piccolo non sembrano esserci conseguenze, la mamma ha dovuto proseguire la chemio. Era il mese di settembre quando la donna è stata trasferita a Perugia da un altro ospedale per effettuare alcuni accertamenti che hanno subito individuato il linfoma, grazie ad una biopsia che è stata eseguita da Lucio Cagini della struttura di pneumologia. Immediatamente è stata attivata la terapia ed a raccontarlo è Giorgio Epicoco, il direttore della Fenice di Perugia in una nota dell’ospedale nella quale si legge: “Il 13 settembre all’arrivo di Giovanna abbiamo costituito un’equipe multidisciplinare perché il quadro è davvero allarmante: oltre ad una pericolosa fibrillazione atriale e un versamento pericardico che affaticano il cuore, era necessario capire la gravità delle sue condizioni in rapporto alla eventuale nascita del bambino con i rischi connessi ad una forte prematurità”.
Inizialmente la donna è stata stabilizzata e subito dopo i sanitari hanno iniziato una profilassi respiratoria e neurologica per il feto, poi subito nei giorni successivi la futura mamma è stata sottoposta a due cicli di chemioterapia ed ostetriche e medici non hanno fatto che monitorare giorno per giorno la situazione e lo stato di salute del bambino. Poi alla 36esima settimana, la donna è stata trasferita presso la struttura di ostetricia e sottoposta ad un terzo ciclo di chemioterapia. Il bambino è nato finalmente martedì 13 novembre con un parto cesare in buone condizioni ed un peso soddisfacente circa 2 kg e mezzo. Purtroppo la battaglia della mamma non è ancora finita, ma sicuramente l’amore per il suo bambino le darà la forza per andare avanti.
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