Mangiare troppa carne rossa pare che faccia male alla salute e questa non sembra essere proprio una novità. Negli anni sono state tante le ricerche e studi che hanno mostrato come effettivamente l’eccessivo consumo di carne rossa possa fare del male alla salute. Adesso è arrivato uno studio piuttosto recente, effettuato da un team di ricercatori americani, i quali hanno dimostrato come seguire una dieta ricca di carne rossa faccia cumulare un composto che è associato ad un maggiore rischio di ictus, di infarto e patologie cardiovascolari. Di cosa si tratta? Si tratterebbe del TMAO ovvero del trimetilammina N-ossido, ovvero un sottoprodotto della digestione batterica di carnitina, colina e lecitina ovvero tre sostanze che si troverebbero nel fegato e nella carne rossa in abbondanza. Di conseguenza, mangiare troppa carne rossa pare che faccia male alla salute proprio perché si introdurrebbe all’interno dell’organismo un accumulo di sostanza che è in grado di aumentare il rischio di infarto, ictus ed altri eventi cardiovascolari.
È il risultato al quale è giunto un team di ricercatori e scienziati del Lerner Research Institute Cleveland Clinic, i quali hanno collaborato con i colleghi del Children’s Hospital Oakland Research Institute e dell’Università Touro della California. Gli scienziati che sono stati coordinati dal dottor Stanley L. Hazen, direttore del Dipartimento di Medicina cellulare e molecolare presso la Cleveland Clinic e co-responsabile della cardiologia preventiva dell’Istituto Miller Heart & Vascular, pare che abbiano abbassato la loro indagine sono dei risultati ottenuti da precedenti studi, i quali avevano dimostrato come effettivamente questa sostanza avesse un ruolo centrale nel catalizzare il rischio di infarto, ictus ed altre patologie cardiovascolari.
Adesso è stato dimostrato come questo composto riesca ad emergere anche dai batteri intestinali come un sottoprodotto della digestione di ben tre sostanze, ovvero la lecitina, la carnitina e la colina che si troverebbero nella carne rossa e anche nel fegato in quantità sostanziose. “Questo è il primo studio che dimostra che i reni possono modificare quanto efficacemente espellono composti diversi in base alla dieta che si consuma, diversi dai sali e dall’acqua”, ha dichiarato il dottor Hazen.
Ad ogni modo si è anche dimostrato come effettivamente però sospendendo per qualche tempo il consumo di carne rossa si possa andare a contrastare e ridurre la concentrazione del TMAO in circolo e quindi ridurre progressivamente i rischi di malattie cardiovascolari, ictus e infarto. Interessanti i risultati sono stati pubblicati su una nota rivista scientifica, ovvero la European Heart Journal e suggeriscono sicuramente dei cambiamenti significativi da fare nella propria alimentazione, per evitare di sviluppare delle malattie cardiovascolari.
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