Una chioma bianca da una parte e dall’altra due battetti scuri e impertinenti. Una figura imponente, dal passo marziale e col sorriso pronto, una sorta di imperatore della Tv. E una ben più sottile, scattante, che scruta tutto da dietro le lenti scure degli occhiali dai quali si separa di rado. Due mondi distanti un’infinità: 58 anni. Pianeti così diversi da fondersi, diventando complementari e attraenti. Tanto da convincere Claudio Baglioni, eccellente direttore artistico del Festival di Sanremo per la seconda volta, a calare l’asso della strana coppia. Pippo Baudo e Fabio Rovazzi saranno i conduttori delle due serate finali di Sanremo Giovani, il 20 e 21 dicembre, in prima serata su Raiuno.
Il siciliano più noto d’Italia e il milanese timido ed eclettico rappresentano la perfetta fusione di tradizione e novità, l’incontro esplosivo tra l’uomo che «il festival l’ho inventato io» – in effetti Pippo ne ha fatti tredici – e il giovane creativo adorato dai bambini, fortissimo sul Web, capace di portare in vetta ogni suo singolo alla velocità della luce, facendolo diventare un tormentone cantato da tutti.
È facile immaginare che Pippo e Fabio terranno banco sul palco del teatro del Casinò di Sanremo giocando sull’improvvisazione e sulla spontaneità di due fuoriclasse che, in modo diverso, sanno arrivare alla gente.
E se per alcuni questo binomio può essere una scommessa, per altri è già successo garantito. Nel nome della musica. Gli artisti che saranno in gara tra i giovani sono 24 e sono previste dodici esibizioni a sera. Al termine di ogni puntata sarà decretato un vincitore. A votarli penseranno una giuria di cinque esperti in studio, presieduta da Luca Barbarossa (che condurrà anche i quattro appuntamenti pomeridiani, dal 17 al 20 dicembre, in onda su Raiuno alle 17.45), una commissione musicale guidata da Claudio Baglioni e il televoto.
I due cantanti che passeranno le selezioni saranno promossi e, immediatamente, accederanno al festival accanto ai campioni, 22 star della musica italiana che si sfideranno tra i fiori dell’Ariston dal 5 al 9 febbraio 2019, i nomi delle quali verranno svelati da Baudo e Rovazzi nel corso del loro show. Quindi, i 22 cantanti più le due new entry incroceranno i guantoni presentando canzoni inedite.
Ci piace pensare che Baglioni sia al settimo cielo per essersi aggiudicato la super coppia di conduttori. «Un veterano giovane e un giovane veterano», li ha definiti. E non c’è descrizione che calzi meglio a questi due fuoriclasse che condivideranno il palco più nobile della canzone italiana. E pensare che fino a pochi giorni fa Pippo e Rovazzi non si erano mai incontrati. In carne e ossa, intendiamo, perché in realtà il cantante-attore-regista, che vanta 12 dischi di platino, aveva scelto la faccia di Baudo, così popolare e rassicurante, come “lasciapassare” per accedere a un caveau blindato delle celebrità nel suo video Faccio quello che voglio, l’ultima hit, che ha raggiunto 36 milioni di visualizzazioni.
Forse non tutti se ne sono accorti ma, analizzando bene Baudo e Rovazzi, c’è una cosa che li accomuna, anzi due: la versatilità e l’incapacità di stare fermi, mani conserte, in contemplazione. Pippo ha appena pubblicato la sua prima autobiografia: Ecco a voi – Una storia italiana, oltre 280 pagine di ricordi, suggestioni, aneddoti, incontri speciali e retroscena di cinquant’anni di spettacolo nel nostro Paese. Rovazzi, dopo essere stato osannato come una star hollywoodiana all’ultima Mostra del Cinema di Venezia e anche alla recente Festa del cinema di Roma, ha debuttato nella moda: ha collaborato alla realizzazione di un piumino per il brand italiano Peuterey. Niente di classico, ovvio: Fabio ha disegnato La Reflector Jacket. È un bomber unisex di ispirazione Anni 80, in nylon leggero, con disegno a intarsi in catarifrangente. Quelli che, come ironizza il suo video, riflettono i flash, abbagliando così i selfie dei fan.
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