Controcopertina

Rovazzi: Faccio quello che voglio, 9 minuti al top



Dopo tre hit super cool, 11 dischi di platino e una popolarità social non intaccata dalla (clamorosa) rottura del sodalizio con Fedez, con Faccio quello che voglio (Universal), il nuovo singolo con video di nove minuti online dal 13 luglio, il 24enne Fabio Rovazzi, come direbbe lui stesso, spacca. Zeppo di celebrity, musicali e non – dal fido amico Gianni Morandi a un inedito Carlo Cracco, da Emma Marrone a Nek, da Ramazzotti a Diletta Leotta, passando per Massimo Boldi e gli acuti “illegali” di Al Bano – con l’hashtag #FQV è trend topic sui social. Nel videoclip- cortometraggio Rovazzi va in galera (uscirà dopo tre mesi, su cauzione pagata da Briatore!), reo di aver violato con un piano ingenuamente diabolico il fantomatico “caveau dei talenti” per allontanare lo spettro di una crisi creativa.



In realtà, da “non cantante” e “non attore” che dice di essere, con quella voce basica ma intonata e la faccia antica da eroe in bianco e nero del neorealismo, Rovazzi scommette su una missione rischiosa ma possibile: sdoganare definitivamente la sua voglia di cinema d’autore. È lui in persona che, archiviata l’esperienza del Vegetale – il film che gli ha “girato addosso” Gennaro Nunziante – da vero control freak progetta, sceneggia, dirige, interpreta e (grazie al braccio operativo della neonata Raw Srl e alla benevolenza dei molti sponsor) produce in proprio le idee che lo tengono sveglio la notte: per ora un corto pieno di “featuring”, domani chissà.



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