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Riforma pensioni ultime notizie, le finestre di uscita per dipendenti pubblici e privati con Quota 100



Novità riguardanti la misura tanto discussa e di cui tanto si continua a parlare ormai da mesi ovvero quota 100. Si tratta di una misura pensionistica che darà la possibilità di poter andare in pensione una volta maturati 2 requisiti ovvero uno contributivo e l’altro anagrafico, ovvero a 62 anni di età e 38 anni di contributi. Nonostante se ne parli da tanto tempo, il governo Conte ha fatto sapere che questa misura non verrà inserita nella legge di bilancio che sarà provato proprio in queste ore, ma si farà attraverso un decreto che sarà varato a gennaio e che permetterà la misura di potere partire ufficialmente a partire dal primo Aprile 2019.



Nonostante fossero arrivate delle smentite riguardanti lo slittamento della misura, effettivamente sembra che la prima finestra di uscita disponibile sarà quella di aprile 2019. E’ stato inoltre trovato un accordo con l’Unione Europea, circa la platea dei destinatari di questa misura. Quota 100 è stata già definita, manca soltanto l’ufficialità e quindi il decreto che la possa rendere attuativo. Ma effettivamente con quota 100, quando si potrà andare in pensione?

La prima finestra di uscita sarà quella del mese di aprile 2019 ma effettivamente per i Lavoratori Privati saranno bene quattro le finestre disponibili, ovvero una ogni tre mesi. Per i lavoratori del pubblico impiego invece, le finestre saranno due ovvero una ogni 6 mesi e le prima uscita potrebbero essere a luglio 2019. Ad essere penalizzato rimane il comparto scuola, la cui uscita effettiva è fissata al primo settembre di ogni anno e quindi soltanto una volta l’anno. È stato inoltre confermato anche per coloro che decidono di lasciare il mondo del lavoro in anticipo il divieto di cumulo tra quota 100 e lavoro per redditi superiori a €5000, fino al raggiungimento dei 67 anni di età.

Non sembra siano previste delle graduatorie di accesso a quota 100 per poter limitarne la spesa e la garanzia che  riserva il governo e questa nel caso in cui dovessero essere superiori al previsto nel raddoppiare i tempi delle finestre di uscita per frenare gli esborsi. Ad oggi dunque quota 100 avrà una durata di tre anni e quindi dal 2019 fino al 2021, e poi si parlerà di quota 41 per tutti.  Quest’ultima rappresenta una delle novità della riforma pensioni lega Movimento 5 Stelle nonché una tra le più attese dai lavoratori. Sostanzialmente è una misura che darà la possibilità di poter accedere alla pensione una volta maturati 41 anni di contributi senza avere alcun vincolo di età.



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