Torniamo a parlare del reddito di cittadinanza, ovvero una delle misure più attesa del nuovo anno. Ciò di cui vogliamo parlarvi oggi è però un modo studiato dal governo per poter contrastare gli eventuali furbetti, che darà la possibilità di effettuare un monitoraggio a livello digitale. Nello specifico vogliamo parlarvi dell’applicazione Io Italia che attualmente però è in fase di sperimentazione e che darà la possibilità, dunque, di smascherare gli eventuali furbetti, che percepiscono il reddito di cittadinanza anche se effettivamente non ne dovrebbero essere beneficiari. Questa applicazione si pone come un ponte di comunicazione tra il cittadino e la pubblica amministrazione, ma il suo scopo principale era quello di monitorare per cercare di individuare i furbetti e comprendere quindi questa misura al meglio. A parlare dell’applicazione Io Italia, è stato Diego Piacentini ovvero il commissario per l’agenda digitale che ne ha spiegato il funzionamento e lo scopo.
Reddito di cittadinanza, arriva l’App Io Italia. Come funziona?
Come abbiamo visto, al momento si tratta di una applicazione in via sperimentale in soltanto Sette Comuni tra cui Palermo, Milano, Torino e Cagliari. Piacentini ha parlato di un progetto che è suddiviso in quattro blocchi tecnologici ovvero:
1 beneficiari
2 passaggio soldi dallo stato al cittadino
3 passaggio soldi dal cittadino al mercato
4 valutazione finale.
Stando a quanto riferito dallo stesso Piacentini, proprio il quarto punto sarebbe quello più importante dell’intero progetto, perché darà la possibilità di capire se questa politica funziona o meno. L’applicazione proprio attraverso l’individuazione di quelli che sono i beneficiari e il conseguente passaggio dei soldi dal cittadino al mercato, darà la possibilità di controllare il funzionamento del reddito di cittadinanza e come questo viene gestito nello specifico dai propri beneficiari. Questo darà la possibilità di scoprire i furbetti, ovvero tutti quelli che nonostante non abbiano i requisiti richiesti, ne usufruiscono ugualmente.
Reddito di cittadinanza
A partire dal 2019, la manovra del governo tasse circa 9 miliardi l’anno per il reddito di cittadinanza. A partire dal prossimo primo gennaio, dunque, partirà il sito web dedicato esclusivamente a questa misura e si potrà iniziare a raccogliere i documenti per poter presentare la domanda. Il beneficiario verrà avvisato gli sms di avere un colloquio presso il Centro per l’Impiego, dove sarà informato riguardante la nuova applicazione sul reddito di cittadinanza. Si tratta di uno strumento che il MoVimento 5 Stelle ha già scelto dal 2013 come una misura contro la povertà, l’esclusione sociale e la disuguaglianza e anche come promozione del diritto al lavoro e della formazione professionale, attraverso delle politiche adatte e finalizzate al sostegno economico per l’inserimento sociale di tutte quelle persone che a rischio povertà, rischiano l’emarginazione nel mondo del lavoro e nella società in generale.
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