Sul tema pensioni e più nello specifico su alcune misure tra le quali quota 100 sembra esserci ancora tanta confusione a pochi giorni dall’entrata del nuovo anno, dunque del 2019. Negli scorsi mesi si era parlato di quota 100, come una misura di pensione anticipata che si potesse attuare già al partire dai primi giorni del 2019 mentre ad oggi manca un decreto o un emendamento alla manovra che possa in qualche modo confermare queste parole. A parlare però nelle scorse ore stato il ministro del lavoro e dello sviluppo economico Luigi Di Maio, il quale è intervenuto proprio sull’avvio di quota 100, confermando la partenza breve delle misura previdenziale annunciate dal governo Conte. Stando a quanto riferito dal vice premier Luigi Di Maio sembra proprio che quota 100 partirà dal mese di febbraio.
Sempre nel corso di questo suo intervento, il vice Premier si è soffermato in materia pensioni e non ha lasciato spazio ad alcun dubbi, smentendo qualsiasi ipotesi di taglio alle misure come quota 100 oppure reddito di cittadinanza, sostenendo che come sono partite queste arriveranno e che visto che partiranno un po’ dopo, ovvero il reddito di cittadinanza a marzo e quota 100 a febbraio, costeranno un po’ meno. Si tratta di una smentita relativa a quelle che erano state le indiscrezioni circolate proprio negli ultimi giorni, riguardante una revisione sostanziale della misura quota 100.
Effettivamente una riduzione dei costi c’è stata perché se in un primo momento si era parlato di 6,7 miliardi di euro per il 2019, la somma che era stata stanziata nella legge di bilancio che è all’attenzione al momento delle camere, adesso si parla di una cifra è pari a 4,7 miliardi per il 2019. Soltanto una volta che poi sarà ufficializzata la misura, sarà possibile comprendere l’effettiva stima dei costi.
Di Maio, ha voluto anche parlare di quelli che sono i rapporti interni al governo e nello specifico con Salvini e Conte, sostenendo che molto spesso si trovano a lavorare in totale accordo perché ogni volta che hanno dialogato, è stato un miglioramento sia dei rapporti tra di loro che dei risultati per tutti italiani. Su quelli che sono invece i rapporti con la Commissione Europea, Di Maio è apparso piuttosto fiducioso e ha sostenuto come non ci sarà nessun accordo qualora da Bruxelles chiedessero di tradire gli italiani, mentre ha confermato che ci sarà un accordo su quelle che sono state le promesse mantenute. A partire dal primo gennaio, secondo quanto confermato dal vicepremier, entrerà in vigore una legge di bilancio che darà vita ad un cambiamento nel nostro paese.
Add comment