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Pensioni ultime notizie Quota 100, ecco le tasse che si pagheranno



Si continua a parlare di quota 100 e mentre originariamente si parlava dell’ipotesi della somma tra l’età anagrafica e contributiva, poi le cose sono un po’ cambiate e si è optato per il requisito minimo di 38 anni di contributi. Effettivamente si resta ancora comunque in attesa di notizie certe, anche se quota 100 è una misura che ufficialmente arriverà nel 2019. Tanta incertezza sembra esserci ancora sulle misure in tema di pensioni, che il governo dovrebbe mettere in campo e la cui scadenza si avvicina proprio perché si era parlato della fine del mese di dicembre 2018. In occasione della legge di bilancio, sembra che il governo debba in qualche modo far quadrare il cerchio, riguardo tutte le proposte che intende attuare per il prossimo anno e tante novità sono attese in materia previdenziale oltre che in materia fiscale e di misure di contrasto alla povertà, grazie all’introduzione del reddito di cittadinanza.



In tema Pensioni però uno dei temi caldi è quello relativo a quota 100, ovvero di quella misura che darà la possibilità di andare in pensione anticipata a chi avrà conseguito 100 come somma tra l’età anagrafica e i contributi versati. Cercheremo di fare qui di seguito, alcune sostanziali precisazioni su quelli che sono i livelli di tassazione sulle pensioni ed in particolare in attesa di nuovi elementi quali sono le percentuali di tasse da pagare. Va precisato che la pensione è soggetta ad imposizione fiscale così come redditi di lavoro e infatti l’INPS effettua sulle pensioni una trattenuta mensile a titolo di imposta sul reddito delle persone fisiche ovvero l’IRPEF che è calcolata sulla base delle aliquote proporzionali divise per fasce di reddito vero scaglioni.

Quindi più alto risulta essere il reddito, maggiore sarà l’aliquota applicata e di conseguenza maggiore saranno le trattenute. Vediamo però qui di seguito quelli che sono gli scaglioni annui di imposta e quindi fino ad €8000 vale la no tax area, quindi non viene applicato alcun tipo di trattenuta poi fino ad un reddito di €15000 l’aliquota percentuale risulta essere del 23% e sale al 27% oltre €15000 e fino a €28000. Sale ancora il 38% tra i €28.000 e fino a 55 Mila,  tra i 5.5000 e fino a €75000 l’aliquota ammonta al 41%.

Infine si hanno dei casi in cui l’aliquota ammonta il 43%, oltre i €75.000. Oltre alle trattenute fiscali, alle pensioni si aggiungono però anche le addizionali di regione e comune che si applicano anche in questo caso in base delle aliquote che si stabiliscono da regione a regione e da comune a comune. Sono escluse dall’ imposizione tutte le prestazioni assistenziali come pensioni sociali, assegni sociali, prestazione agli invalidi civili, ciechi e sordomuti.



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