Sulla questione pensioni e più nello specifico su quota 100, sembrano esserci ancora tanti dubbi. La misura, come sappiamo ancora non è stata inserita nella legge di bilancio 2019, ma verrà attuata e resa valevole per i prossimi tre anni, molto probabilmente, attraverso un apposito decreto legge che arriverà al massimo tra il 10 e il 12 gennaio. Ad oggi effettivamente si può parlare di quota 100 sulla base delle indiscrezioni arrivate ad alcune fonti del governo, tra cui lo stesso vice premier Salvini e Di Maio, Ma i dettagli al momento non si hanno e bisognerà quindi attendere i prossimi giorni. quando il decreto legge che conterrà la misura andrà a chiarire ogni tipo di dubbio. Questi riguarda proprio il calcolo degli anni di contribuzione figurativa e non per una eventuale totalizzazione.
Quota 100 rappresenta ad oggi la nuova forma di pensione anticipata che darà la possibilità di poter uscire dal mondo del lavoro nel corso del 2019 per coloro che avranno maturato due requisiti una contributivo e l’altro anagrafico ovvero 62 anni di età e 38 anni di contributi. La prima finestra utile per i dipendenti privati sarà quella del mese di aprile 2019, mentre i dipendenti pubblici dovranno aspettare ancora qualche altro mese. Sembra che ad essere certo sia il divieto di cumulo con redditi da lavoro fino al raggiungimento del requisito previsto per la pensione di vecchiaia, ovvero 67 anni.
Ciò significa che se si esce dal mondo del lavoro a 62 anni non si potrà cumulare il reddito della pensione a Quota 100, con un altro che derivi da un’altra attività lavorativa contemporanea. Si parla inoltre di un divieto di cumulo dei redditi, ma non del divieto di cumulo di contributi perché nel caso in cui questo ci fosse, la platea dei beneficiari di Quota 100 sarebbe ridotta rispetto a quella che è stata stimata. Questo andrebbe a penalizzare i lavoratori che hanno avuto delle carriere discontinue.
Non sembrano esserci grandi novità anche riguardo i contributi figurativi e mentre fino ad oggi si è parlato di un possibile riconoscimento di circa 23 anni di contributi figurativi, al momento non sembrano esserci delle novità al riguardo. Come possiamo vedere i dubbi sono ancora tanti e per poterli chiarire non resta che attendere l’uscita del decreto che conterrà tutti i dettagli su Quota 100 e tante tante altre misure pensionistiche. Tanti dubbi verranno chiariti anche al riguardo del cumulo dei contributi, la possibilità della totalizzazione per poter raggiungere i requisiti richiesti e accedere così alla misura pensionistica quota 100.
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