Ormai da mesi i giornali e i media non fanno altro che parlare della riforma pensioni e più nello specifico di Quota 100. Si tratterebbe infatti di un provvedimento riguardante il pensionamento anticipato più discusso negli ultimi mesi e che molto probabilmente dovrebbe arrivare già a partire dal primo gennaio 2019. Nonostante il ministro Salvini abbia più volte ribadito che questa misura non avrà alcun tipo di penalizzazioni media e giornata tempo continuano a fantasticare su quelle che potrebbero essere i tagli e le tue realizzazioni che un governo disporrà per tutti coloro che decideranno di andare in pensione utilizzando questa misura. Cercheremo quindi qui di seguito di fare un po’ di chiarezza su quelle che sono le ipotesi che da tempo si vanno rincorrendo, che stanno creando parecchio sconforto anche in sicurezza perlopiù nei diritti interessati.
Stando a quanto riferito, sembra proprio che il provvedimento Quota 100 sarà contenuto non all’interno di un decreto-legge, ma all’interno di un disegno di legge che risulti collegato alla legge di bilancio sempre però che il governo non si debba inventare all’ultimo momento un maxiemendamento su richiesta di commissario europei e da inserire all’interno del testo della Finanza che sia la camera che il Senato dovranno discutere ed approvare entro la fine del 2018.
Riguardo Quota 100 si è già detto più volte come i potenziali interessati a questi pensionamenti anticipati potrebbero essere i Lavoratori Privati, dipendenti pubblici per un totale di circa un milione soltanto nel 2019 e da qui nasce la necessità di introdurre dei paletti ben specifici tali da ridurre il loro numero. Questo Innanzitutto per cercare di non dover affrontare una spesa che difficilmente si può sostenere al momento, ma anche per evitare un blocco dell’attività in settori considerati fondamentali quali giustizia, sanità, istruzione previdenza e Forze Armate. Si parla anche di un altro ovvero quello di fissare un limite massimo che possa essere semestrale o annuale dei pensionamenti, non soltanto per contenere gli oneri a carico dello Stato, per evitare degli esiti troppo massicci Dagli uffici.
Quindi al momento è totalmente da escludere l’introduzione di tagli appositi e di penalizzazioni per quanto riguarda le pensioni quota 100. Ciò nonostante però sembra che Quota 100 così come reddito di cittadinanza che saranno sicuramente attive e attivabili nel prossimo anno, saranno rinviati in avanti di qualche mese e quindi se per la prima si era ipotizzato che potesse essere attivo a partire dal mese di gennaio, molto probabilmente bisognerà aspettare il mese di aprile. Al momento infatti il governo sta cercando di recuperare delle risorse da investire nei quali che sono i principali cavalli di battaglia del MoVimento 5 Stelle lega ovvero gli investimenti.
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