Finalmente vedrà la luce la seconda settimana di gennaio Quota 100, ovvero quella misura pensionistica che darà la possibilità di poter andare in pensione una volta maturati due requisiti, ovvero uno contributivo e l’altro anagrafico, ovvero 62 anni di età e 38 anni di contributi. Arriverà entro il prossimo 12 gennaio 2019, il decreto legge che darà attuazione al pacchetto su Quota 100 ma anche su altre misure, come il reddito di cittadinanza. Di queste misure se ne parla ormai da tempo, ma ovviamente per i dettagli e conferme, bisogna attendere il testo definitivo ed infatti i tecnici stanno continuando ad affinare quelli che sono i dettagli delle misure pensionistiche tanto attese.
Si tratta di un lavoro di limatura che molto probabilmente proseguirà anche nei prossimi giorni e dunque nei primi giorni di gennaio e che già ha dato origine ad alcune importanti novità. Tante le novità in attesa, cominciando dal nodo del pagamento del tfs, ovvero il trattamento di fine servizio dei dipendenti pubblici che opteranno per l‘uscita anticipata. Nel caso in cui non dovessero esserci novità la soluzione finale sarà quella di pagare la liquidazione agli statali ma non prima dei 36 mesi dal pensionamento con quota 100, comunque una volta compiuti i 65 anni di età.
Sembra che l’idea di poter ricorrere ad un prestito Ponte bancario, sulla falsariga di quanto già previsto effettivamente con l‘Ape di mercato, sarebbe stata accantonata in seguito allo stop da parte della Ragioneria Generale dello Stato. Ad oggi dal momento del collocamento a riposo, possono decorrere da un minimo di 12 + 3 mesi ad un massimo di 24 + 3 mesi per la prima rata del tfs o TFR per un importo fino a €50.000 e fino ad un massimo di tre rate, ovvero una ogni anno. A causa dei costi troppo elevati, sembra che a rimanere al punto di partenza siano le misure finalizzate ad abbassare per tutti i lavoratori da 2,8 a 2 volte il minimo la pensione che si consegue a 62 anni senza alcuna penalizzazione per i soggetti con il trattamento calcolato con il sistema contributivo, nel decreto legge invece entrerà un intervento per dare la possibilità ai dipendenti pubblici di superare il massimale contributivo che prevede un limite massimo della retribuzione assoggettabile a contribuzione.
La prima uscita effettiva per gli statali dovrebbe essere quella del mese di ottobre, mentre per i privati il pensionamento con Quota 100 come sappiamo dovrebbe scattare il mese di aprile. Questo decreto così tanto atteso ed anche molto importante, sarà varato al massimo tra il 10 e il 12 di gennaio. Con questo decreto, dovrebbero anche tornare i consigli di Amministrazione per INAIL e INPS.
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