In termini di pensione, è impossibile non parlare della misura tanto discussa da molte settimane ovvero quota 100. Tutte le notizie relative alle pensioni riguardano proprio questa misura oltre che il reddito pensione di cittadinanza, che sono poi le due misure principali della legge di bilancio 2019 e quelle soprattutto ad essere sotto l’occhio del ciclone e d’ingrandimento di Bruxelles. Si tratta anche delle misure per le quali sono previsti dei tagli importanti, anche se comunque il governo non vorrebbe in alcun modo modificare la struttura originaria ma purtroppo qualche cambiamento ci sarà e sarà anche sostanziale. Al momento le ipotesi mirano ad un blocco del deficit al 2,04% e non oltre però questa cifra e questo è quanto continuano a ribadire i vice premier Salvini e Di Maio. Ad ogni modo però in termini di risparmi si continua a tagliare e infatti le previsioni parlano di un blocco del deficit al 4% in totale ripartita tra quota 100 il reddito di cittadinanza.
Nelle scorse settimane si era anche parlato di un ulteriore taglio di mezzo punto per ciascuna misura e quindi sia per Quota 100, che per reddito di cittadinanza, ma alla fine si è tentato di fare altro per cercare di raggiungere comunque l’obiettivo consigliato dall’Europa per poter scongiurare la procedura di infrazione. Continua dunque lo scontro tra i vertici italiani e quelli europei e stando a quelle che sono le ultime dichiarazioni del ministro Salvini non ci sono novità sostanziali riguardanti quota 100 e il concetto sarebbe quello secondo cui a contare di più e la volontà del Popolo piuttosto che ai decimali.
A tal riguardo lo stesso Salvini ha dichiarato: “ abbiamo iniziato a smontare pezzo per pezzo la legge Fornero. Vi garantisco che a Bruxelles possono dire quello che vogliono ma finiremo di smontarla pezzo per pezzo. Il diritto al lavoro, alla vita e alla pensione valgono più dei decimali“, sono queste sostanzialmente le parole del ministro Salvini. Sì continua intanto a discutere ed a riflettere sulla pensione quota 100, ovvero quella che è la misura più attesa per il 2019. Effettivamente da quella che si era ipotizzata inizialmente ad oggi, si parla di una quota 100 differente, ricca di limitazioni e di paletti che vanno a penalizzare la volontà dei pensionati. Questo Semplicemente per cercare di risparmiare.
Tra le maggiori limitazioni e paletti ci sono quelli relativi alle finestre di uscita che potrebbero non essere più quelle fissate inizialmente. Ad essere maggiormente penalizzati sono i docenti e tutto il comparto scuola che come fanno sapere i sindacati, non parteciperanno quest’anno all’uscita anticipata con quota 100, ma dovranno aspettare il 2020. Altra limitazione consiste nel fatto che coloro che usciranno prima con quota 100 vedranno il proprio assegno pensionistico più basso rispetto a quello attuale. Ad ogni modo per poter avere tutti i dettagli bisognerà aspettare ancora qualche giorno e quindi attendere l’ufficializzazione della manovra che avverrà o attraverso un nuovo decreto o un emendamento alla legge di bilancio.
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