Pensioni oggi, Quota 100 e tanto altro: i 4 modi di uscita anticipata nel 2019



Parlando di pensioni, è inevitabile non parlare di Quota 100, considerata la più grande novità in tema previdenziale nonché la misura che verrà ufficializzata entro il 12 di gennaio, grazie ad un decreto apposito che riguarderà non soltanto però Quota 100, ma che altre misure pensionistiche. Sembra proprio che su Quota 100 il governo Conte, ne abbia fatto un vero e proprio pilastro della prossima manovra. Effettivamente con quota 100 si intende quella misura pensionistica che darà la possibilità ai lavoratori italiani, in prossimità della pensione, di poter uscire quindi dal mondo del lavoro una volta maturati due requisiti, uno contributivo e l’altro anagrafico. Detto ciò quindi, si potrà accedere alla pensione una volta compiuti i 62 anni di età e maturati 38 anni di contributi.



Ovviamente potranno accedere anche all’età pensionistica, coloro che hanno versato più anni di contributi oppure che hanno un’età maggiore a 62 anni ovvero 63, 64, 65 e 66 anni. A partire dai 67 anni, invece sarà possibile accedere alla pensione di vecchiaia e in questo caso non bisognerà avere 38 anni di contributi, ma ne basteranno soltanto venti. Proprio su quota 100, ancora restano dei dubbi e delle incertezze che dovranno sicuramente essere appianate con il decreto che arriverà il massimo tra il 10 e 12 gennaio. Secondo alcune indiscrezioni, per quanto riguarda Quota 100, a partire dal mese di febbraio 2019, si potranno iniziare a presentare le domande, mentre la prima finestra d’uscita valida sarà quella di aprile 2019.

In totale si parla di 4 finestre temporali, ovvero una ogni tre mesi a partire proprio dal mese di aprile 2019. Resta un’altra grande novità sempre in tema di pensioni ed è quella relativa al divieto di cumulo tra redditi da lavoro e assegno pensionistico. Sono state invece confermate per almeno a 2019, Opzione donna e Ape sociale. Ricordiamo che Opzione donna è conosciuto anche come un regime sperimentale donna e non è altro che quel meccanismo che darebbe la possibilità alle lavoratrici del settore privato e pubblico di poter andare in pensione anticipatamente.

Nello specifico, per poter ottenere il pensionamento anticipato attraverso Opzione donna, bisognerà rientrare in dei requisiti ben specifici, ovvero alle dipendenti dovranno aver raggiunto a 57 anni di età e 35 anni di contributo, mentre le autonome 58 anni di età e 35 anni di contribuzione. Inoltre, tra le altre novità parliamo del blocco dello scatto di 5 mesi a partire dal prossimo gennaio in seguito a quello che è l’adeguamento alla speranza di vita. Fino ad oggi si è visto come questi 5 mesi sarebbero dovuti essere applicati al termine delle pensioni di vecchiaia e quindi si passerebbe dagli attuali 66 anni e 7 mesi a 67 anni previsti proprio per il prossimo 2019.



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