Pensione sociale per casalinga coniugata, quali sono i requisiti e quanto spetta?



Oggi vogliamo parlarvi della pensione per casalinghe e per questa sembrano esserci due strade ovvero, una è quella della pensione sociale ovvero quella dell’assegno sociale. A farne richiesta sono i soggetti che si trovano in una situazione di difficoltà economica, che presentano dei livelli reddituali che si trovano al di sotto delle soglie previste. Dal punto di vista dell’età, per poter avere diritto a questo tipo di assegno, bisognerà aver compiuto 66 anni e 7 mesi fino alla fine del 2018, poi sulla base dell’ aspettativa di vita a partire dal 2019 l’età minima si alzerà per arrivare fino a 67 anni. Per poter rientrare tra i beneficiari, bisognerà rientrare anche in determinate fasce di reddito e nello specifico nel 2018, questo corrispondeva a €11.788 per i pensionati non sposati e €5.889 per i pensionati non coniugati.



Nel caso in cui dovesse esserci un accorciamento della richiesta, il soggetto riceverà un assegno che sarà pari a €453,00 per circa 13 mesi. Nel caso di una casalinga però, sembra che il diritto all’assegno sociale si abbia soltanto qualora il proprio reddito insieme a quello del proprio coniuge, dovesse risultare inferiore al doppio dell’assegno sociale e quindi a circa 800,00 mensili. Facendo un esempio pratico, dunque, se il marito della casalinga ha un reddito che ammonta a circa €1.150,00 al mese la moglie non avrà alcun diritto a percepire questa pensione sociale, oppure l’assegno sociale. Nel caso in cui invece l‘importo della pensione del marito dovesse essere di circa € 400,00 al mese allora la casalinga avrà diritto all’assegno sociale.

Come abbiamo visto, le strade erano due, ovvero una è quella che abbiamo appena enunciato, l’altra riguarderebbe uno strumento che le casalinghe hanno a disposizione al fine di maturare il diritto alla pensione, ovvero l’iscrizione al fondo casalinghe dell’INPS. Si tratta di una soluzione piuttosto interessante e grazie all’iscrizione a questo Fondo,  si potrà accedere alla pensione anticipata una volta compiuti 57 anni, qualora però vengano comunque rispettate altre condizioni. Chi si può iscrivere al fondo casalinghe dell’INPS? Bisognerà avere un’età minima di 16 o di 15 anni, che si è assolto l’obbligo scolastico e compiuto un massimo invece di 66 anni, bisognerà che si svolga un’attività in famiglia, che sia connessa alle proprie responsabilità familiari, non devono esserci vincoli di subordinazione né tanto meno nessuna titolarità di pensione diretta.

Deve sussistere anche un’ assenza di rapporti di lavoro dipendente o autonomo per i quali è obbligatoria l’iscrizione ad un altro ente o cassa previdenziale. Questo fondo darà la possibilità di poter andare in pensione una volta con più di 57 anni di età, ma soltanto qualora il trattamento maturato sia pari a 1,2 volte l’assegno sociale. Nel caso in cui invece il trattamento non dovesse superare questa cifra, si potrà attendere l’età di 65 anni.



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