La legge di bilancio del 2018 sembra riportare delle novità molto importanti per quanto riguarda l’ape Social la quale pare sia stata confermata anche per quest’anno e conferma due date di scadenza per la presentazione della domanda. La prima data di scadenza sarebbe quella del 31 marzo e più nello specifico sembra che entro questa data, bisognerà presentare le nuove domande dell’Ape Social 2018. La seconda scadenza è valida per la presentazione delle domande di quest’anno per la pensione anticipata e fissata al 30 novembre.
Sembra però ci sia una terza finestra intermedia per la presentazione della domanda fissata al primo Aprile 2018 e sarà valida fino al 15 luglio 2018. Inoltre, sembra che nel corso del 2018 la richiesta di certificazione del diritto all’anticipo pensionistico dovrà essere prodotta all’INPS entro il 31 marzo 2018 e l’ente dovrà comunicare l’accettazione oppure il rigetto dell’istanza entro e non oltre il 30 giugno 2018. L’indennità è pari all’importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione o pari a €1500 qualora la pensione sia pari o maggiore di detto importo.
Ci sono alcune forme di pensione anticipata che possono funzionare solamente con la partecipazione del datore di lavoro: stiamo parlando dell’isopensione. Con questo metodo di prepensionamento si può astenersi dal lavoro addirittura sette anni prima.
Grazie al nuovo sito Inps da ieri è possibile effettuare on-line calcolo della pensione anticipata. Per chi non lo sapesse, si tratta di un servizio digitale messo a disposizione in modo assolutamente gratuito per coloro i quali vorranno optare per l’Ape ovvero la pensione anticipata, istituita recentemente dal governo di Paolo Gentiloni ma in realtà creata dal precedente governo di Matteo Renzi. Proprio nella giornata di ieri, è stato presentato il nuovo sito Inps il quale presenta un linguaggio più accessibile ed una navigazione più semplice oltre che la presenza di nuovi strumenti di ricerca. Secondo quanto riferito dal presidente dell’Inps Tito Boeri, il nuovo sito mette al centro l’utente rendendo più semplici sia la navigazione che la richiesta di servizi anche da parte dell’utente inesperto.
La legge consente di usufruire della pensione anticipata offrendo diverse opzioni. Una deroga alla riforma Fornero concede ai lavoratori del privato il prepensionamento con la quota 96 e 35 anni di contributi a fine 2012, possono accedere alla pensione anticipata con il calcolo contributivo i lavoratori che nel 2016 maturano 42 anni e 10 mesi di contributi,un anno di meno delle donne.
Sono sotto i mille euro gli assegni mensili per quasi 6,3 milioni di pensionati, cioè il 39% del totale, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Inps. Il dato riferito al 2016, conferma come questa percentuale sia in discesa (nel 2015 era al 39,6%). Nella fascia intermedia (1.000-2.000 euro) il 38,4% dei pensionati, mentre percepiscono più di 2 mila eurocirca 3,6 milioni di pensionati (il 22,5%) con importi pari al 35,7% dell’intera spesa pensionistica.
Nei dati dell’osservatorio si legge anche che le prestazioni del sistema pensionistico italiano vigenti a fine 2016 sono state meno di 23 milioni, in calo rispetto al 2015 dello 0,6%. Sebbene le donne rappresentino la quota maggioritaria sul totale dei pensionati (il 52,7%), gli uomini percepiscono il 55,7% dei redditi pensionistici: l’importo medio dei trattamenti percepiti dalle donne è inferiore rispetto a quello degli uomini del 29% (14.780 contro 20.697 euro).
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