Torniamo a parlare dell’ Opzione donna, ovvero di quella forma di prepensionamento che è riservata alle donne che abbiano compiuto il 57,3 anni se dipendenti e 58,3 anni se autonome con 35 anni di contributi. La loro pensione sarà calcolata esclusivamente con il metodo contributivo. Da quanto è emerso, sembra che l’opzione donna sia disponibile già dal 2015, ma soltanto per le lavoratrici che hanno perfezionato i requisiti di decorrenza della pensione entro quest’anno. Anche per quest’anno e Dunque per il 2018 è possibile accedere alla pensione opzione donna soltanto se si è in possesso di determinati requisiti. Nello specifico per le lavoratrici dipendenti è importante che queste abbiano almeno 57 anni e 7 mesi entro il 31 luglio 2016 e inoltre debbono avere una anzianità contributiva di almeno 35 anni entro il 31 dicembre 2015, oppure entro la stessa data di 34 anni 11 mesi e 16 giorni per Le gestioni esclusive dell’Ago. Per quanto riguarda le lavoratrici autonome invece queste devono avere almeno 58 anni e 7 mesi compiuti entro il 31 luglio 2016 ed ancora un’anzianità contributiva che sia stata maturata al 31 dicembre 2015 di circa 35 anni e inoltre dalla data di maturazione dell’ultimo requisito utile alla liquidazione della pensione devono essere trascorsi almeno 18 mesi.
Qualora la proroga venisse inserita nella legge di bilancio 2019, dovrebbe essere questa operativa nei primi mesi del 2019 e quindi sarà possibile presentare la domanda con 57 e 7 mesi di età per le lavoratrici dipendenti e 58 e 7 mesi per le lavoratrici autonome. Questa proroga comunque porterà dei cambiamenti, qualora sarà messo in atto l’emendamento del deputato Walter Rizzetto. Nello specifico sembra che si potranno raggiungere i requisiti contributivi e anagrafici Fino al prossimo 31 dicembre 2019 E con questo emendamento potranno accedere anche tutte le lavoratrici nate nel 1961- 62.
La proroga Dunque dovrebbe arrivare a breve, almeno secondo quanto si apprende dalle indiscrezioni sul consiglio dei ministri che si è tenuto proprio alcuni giorni fa nel quale sono state individuate tutte le risorse necessarie da poter stanziare nella prossima legge di bilancio per poter attuare alcuni dei provvedimenti indicati nel contratto di governo. Una delle risorse verrà utilizzata per la riforma delle pensioni, che per quanto riguarda il 2019 dovrebbe introdurre la quota 100 con soglia minima 64 anni con l’introduzione anche di alcune penalizzazioni.
Abbiamo detto anche che è stata segnalata la conferma dell’ opzione donna del 2019 con una fase sperimentale che andrà avanti. Ricordiamo comunque che questa è una misura che consente alle lavoratrici sia autonome che dipendenti di poter andare in pensione con largo anticipo, accettando però una penalizzazione sull’ importo dell’ assegno previdenziale. Dal prossimo anno, l’opzione donna potrebbe essere differente dagli altri anni dal momento che l’età per poter accedere a questo strumento dovrebbe essere in rialzo.
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