Pensione Opzione Donna 2019, verso la proroga: requisiti e beneficiari



Si è in attesa di capire che cosa deciderà il governo in tema pensioni. Riguardo la Quota 100 sembra quasi certa ormai la sua introduzione a partire dal prossimo mese di gennaio 2019. Ciò che ancora in dubbio, è la proroga della cosiddetta Opzione donna e della volontà da parte del governo di bloccare l’avanzamento dei 5 mesi dall’ aspettativa di vita. Un po’ meno probabile invece, sembra essere al momento l’applicazione della Quota 41. Alcuni giorni fa è stata approvata la nota di aggiornamento al def e pare che siano state stilate le priorità nell’agenda di governo. Ma procediamo con ordine e cerchiamo di capire e più che altro se la pensione Opzione donna verrà prorogata o meno.



Pensione Opzione Donna 2019

La manovra pare che abbia un certo impatto economico non indifferente che ammonterebbe a circa  40 miliardi di euro. Nello specifico, pare che dovessero servire circa 7-8 miliardi di euro, una cifra che verrebbe considerata al netto dell’introduzione della pensione di cittadinanza. Come sappiamo, la misura porterebbe ad un aumento di quelle che sono le pensioni minime che però è da considerare a parte. Queste dovranno avere un importo non inferiore ai 780 euro, considerata una quota base sotto alla quale è impossibile vivere.  Riguardo proprio il reperimento delle risorse, il vicepremier Luigi Di Maio più volte abbia fatto riferimento ad un apposito gruppo di lavoro che è stato istituito per poter lavorare a ciò che avrà il compito principale di elaborare un piano di tagli che dovrà risultare necessario per l’approvazione della prossima manovra.

L’obiettivo è proprio quello di cercare di recuperare più risorse più possibili e quindi almeno altre quattro miliardi di euro. Riguardo la pensione opzione donna sembra che la proroga sia molto probabile, ma bisogna capire con certezza tutti i dettagli riguardanti questa misura che al momento sembrano essere poco chiari. Ma chi saranno i beneficiari e quali sono i requisiti per poter accedere a questo tipo di pensionamento? Si tratta di una modalità per poter andare in pensione con 35 anni di contributi e 57 e 7 mesi di età nel caso in cui si tratti di lavoratrici dipendenti e di 58 e 7 mesi per le lavoratrici autonome.

Sembra che insieme alla proroga possono anche arrivare alcune modifiche qua come ad esempio la possibilità di raggiungere i requisiti non soltanto anagrafici ma anche contributivi fino al prossimo 31 dicembre 2019. C’è anche chi ipotizza che la versione definitiva della misura possa prevedere una quota contributiva di almeno 36- 37 anni. 



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