In tema di pensioni, sembra che siano in arrivo circa un milione di buste arancioni da parte dell’INPS entro la fine del 2018. Dunque, nelle prossime settimane sarà inviato l’estratto contributivo contenente una simulazione dell’importo della pensione Futura, sulla base di quanto fino ad oggi si è versato anche della retribuzione attesa della data di uscita dal mondo del lavoro. E’ questo l’annuncio che è stato dato direttamente dal Presidente dell’INPS Tito Boeri. La pratica di fare simulazioni per calcolare la propria pensione da anni è sempre più comune e negli ultimi due anni nello specifico sono stati 5,4 milioni di lavoratori dipendenti ad effettuare il calcolo, attraverso il servizio la mia pensione Futura. Secondo quanto riferito da Tito Boeri, questo servizio sarà esteso anche nei prossimi due anni ai lavoratori del pubblico servizio.
Di conseguenza la platea dei beneficiari di questo servizio di simulazione online si allargherà a 500.000 dipendenti pubblici, artigiani e commercianti. Va Sottolineato Però come la simulazione non comprende la quota 100, ma è stata fatta sulla base della legislazione vigente. Proprio in tema di pensioni, il presidente dell’INPS è rimasto critico sottolineando come però l’eventualità di questa uscita anticipata avrebbe una grave ripercussione su quelli che sono i costi del sistema pensionistico. “Per qualsiasi ipotesi riguardo la concessione di nuove possibilita’ di uscita anticipata sappiamo che la spesa del primo anno e’ nettamente inferiore a quella del secondo anno e questo avviene sia perche’ vengono contemplate delle finestre e poi perche’ nel secondo anno si aggiungono nuovi beneficiari. Certo non e’ quella differenza di 300 milioni che troviamo oggi nella dotazione del fondo”. Sono queste le parole dichiarate dal Presidente dell’INPS Tito Boeri riguardo le Stime per l’uscita a 62 anni e 38 anni di contributi.
Quota 100 i costi e le penalizzazioni
Stando a quanto riferito dall’Upb, sembrano esserci delle penalizzazioni riguardante quota 100 e questa è una probabilità piuttosto certa che fa sì che sia quasi letteralmente impossibile pensare che l’intera platea dei possibili beneficiari della pensione anticipata, possono decidere insieme di ricorrere al pensionamento anticipato. La spesa necessaria per poter far fronte alle necessità ammonterebbe a circa 13 miliardi.
È questa la stima fatta direttamente dal Presidente Giuseppe Pisauro, il quale ha aggiunto che però tale stima non è direttamente confrontabile con le risorse che sono state stanziate nel fondo per la revisione del sistema pensionistico per vari Fattori. Nonostante Dunque i numeri facciano intendere come effettivamente le penalizzazioni ci saranno eccome ed a risentirne saranno sicuramente i beneficiari, il leader della Lega Matteo Salvini è intervenuto cercando di chiarire la situazione e l’avrebbe definita soltanto una grande bolla di sapone.
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