Sembra proprio che Quota 100 non riuscirà a sostituire l”attuale pensione anticipata e nemmeno l’anticipata precoci con 41 anni di contributi. Questi due regimi, sembra che resteranno in vigore e non subiranno alcun tipo di penalizzazione con l’introduzione di Quota 100. Questa sarà soltanto una possibilità per i lavoratori di uscire dal mondo del lavoro anticipatamente e non di certo un obbligo. Ovviamente sia che si tratti di Pensione anticipata o Quota 100, bisognerà rispettare alcuni requisiti. Ma quali sono effettivamente questi requisiti e soprattutto le principali differenze? Vediamo di fare un pò di chiarezza.
Pensione anticipata precoci, come funziona
Quota 100 sembra essere una soluzione non adatta a chi ha un elevato numero di anni di contributi, ma non ancora l’età giusta per poter accedere a questa misura. Facciamo un esempio concreto, calcolando un lavoratore che ha iniziato a lavorare molto presto, ovvero a 16 anni e avendo raggiunto un’età anagrafica di 56, ha già maturato 40 anni di contributi. Il risultato della somma non ammonterebbe a 100 e questo di fatto vorrebbe dire che non potrebbe usufruire di Quota 100. Quali sarebbero, dunque, le alternative per poter andare in pensione? Una soluzione potrebbe essere beneficiare di Quota 41. Questa però, non è una misura destinata a tutti, ma riservata soltanto ad alcune categorie di lavoratori, ovvero:
– disoccupati a seguito di licenziamento o dimissioni per giusta causa
– lavoratori autonomi o dipendenti che assistono da circa 6 mesi il parente disabile secondo quanto stabilito dalle legge 104
– lavoratori dipendenti ed autonomi con un’invalidità che sia pari o superiore a 74%
– addetti ai lavori gravosi e usuranti.
Pensione anticipata: tutti i requisiti per potervi accedere
E’ possibile, ad ogni modo, andare in pensione anche soltanto avendo un’età contributiva. Si può sfruttare la pensione anticipata secondo quanto stabilito dalla Legge Fornero che a partire dal prossimo anno prevede la possibilità di uscire a 43 anni e 3 mesi di contributi per gli uomini e 42 anni e 3 mesi per le donne. Il governo, inoltre, avrebbe intenzione di bloccare l’aumento dell’età pensionabile riguardo l’aspettativa di vita. I requisiti contributivi, invece, resterebbero a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, ma al momento non c’è nulla di ufficiale.
In pensione con Quota 100 e Quota 41
Abbiamo già detto, come Quota 100 non cambierà il corso della pensione che rimarrà in vigore con quanto ad oggi previsto. Nel caso in cui venisse introdotta Quota 41 per tutti, secondo il vicepremier Salvini, le cose potrebbero cambiare. Queste novità, però, potrebbero arrivare solo nel 2020.
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