Controcopertina

Neonato muore a Brescia per un batterio molto pericoloso



Un neonato è deceduto lo scorso martedì agli Spedali Civili di Brescia molto probabilmente a causa del batterio serratia marcescens. Il piccolo Nato prematuro, Pare fosse ricoverato con il gemellino che avrebbe contratto anche il batterio. Proprio preso in reparto di terapia intensiva neonatale, pare si sia sviluppato un focolaio epidemico di infezione colonizzazione caratterizzata da ben 3 casi di sepsi neonatale, un’ infezione delle vie urinarie, sei casi di colonizzazione Per un totale di 10 casi e così il reparto è stato chiuso. Ovviamente la procura non ha potuto fare altro che aprire un’inchiesta contro ignoti E adesso si aspettano i risultati dell’autopsia che dovrà stabilire le cause esatte del decesso del piccolo. Come abbiamo detto, il bambino nato prematuro da una coppia Bresciana era stata ricoverata insieme al fratello ed entrambi hanno contratto il batterio, così come altri 8 bambini presenti sempre nello stesso reparto di patologia neonatale.



Il decesso sarebbe avvenuto nella giornata di martedì e i carabinieri del NAS hanno acquisito in questi giorni tutta la documentazione medica. L’infezione da serratia marcescens che ha causato la morte del piccolo all’ospedale civile di Brescia, sembra essere tra le più diffuse provocate dal batterio serratia che è presente nel suolo nelle acque di superficie, di scarico, sulle piante, sugli animali, insetti e anche nell’uomo. Nello specifico sembra che il batterio si sviluppi nell’intestino degli uomini e degli animali ed è considerato un microrganismo particolarmente temuto ed in terapia intensiva pediatrica e neonatale. E infatti questa infezione si contrae perlopiù nell’ambito ospedaliero, in seguito ad un ricovero piuttosto lungo oppure all’inserimento di alcuni strumenti medici volte ad agevolare la funzionalità respiratoria oppure in seguito a trasfusioni contaminate.

Pare che vada a colpire perlopiù il sistema gastrointestinale dei neonati prematuri e alcuni presenterebbero dei segni clinici della malattia, mentre per altri si parla di una colonizzazione. Questo batterio che tra l’altro è risultato essere anche piuttosto resistente all’aggressione degli antibiotici, pare sia stato isolato in alcuni bambini ricoverati nella patologia neonatale già alla fine del mese di luglio.

 “Il 20 luglio è stata identificata una condizione di malattia da serratia marcescens in due neonati, con isolamento del germe da emocolture (del 18 e 19 luglio) ed a un terzo neonato sono stati riscontrati segni clinici di congiuntivite, con isolamento del microrganismo da tampone oculare (effettuato il 19 luglio). I primi due casi diagnosticati sono andati progressivamente migliorando ed attualmente sono in via di risoluzione, purtroppo il terzo paziente ha sviluppato segni clinici da shock settico ed un quadro clinico che è progressivamente peggiorato e, nonostante la terapia antibiotica a largo spettro e tutte le cure intensive prestate, ha cessato di vivere”, è questo quanto spiega l’ospedale bresciano. 



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