Manovra, tagli anche alle pensioni calcolate con il contributivo. L’allarme del Comitato per la legislazione della Camera



In tema di pensioni, non sembrano esserci delle novità positive almeno secondo quanto annunciato dal comitato per la legislazione della Camera. Sembra che il governo taglierà anche le pensioni calcolate con il contributivo e questo è l’allarme che è stato lanciato proprio dal comitato per la legislazione della Camera. Il taglio per gli assegni più alti dovrebbe interessare anche i trattamenti della gestione separata INPS, sostenuti dai contributi che sono effettivamente versati dai lavoratori. Stando a quanto riferito, il comitato per la legislazione della Camera dei Deputati ovvero quell’ organo che alla camera esprime dei pareri riguardanti la qualità delle norme che sono contenute nei testi di legge, pare abbia trovato degli errori concettuali anche piuttosto serie di importanti.



Questi andrebbero direttamente a finire all’interno del maxiemendamento di circa 2 pagine contenente 1143 commi e per questo motivo il Comitato ha voluto lanciare questo allarme. Il documento è stato depositato proprio nella giornata di giovedì 27 dicembre e segnala che rispetto a quanto era stato annunciato e promesso dal MoVimento 5 Stelle e Lega, negli ultimi mesi saranno effettuati dei tagli non soltanto alle pensioni d’oro, le cosiddette pensioni privilegiate, ma anche a quelle che sono calcolati interamente con sistema contributivo. Il taglio riguardante gli assegni più alti è previsto dal comma 261 e 263, invece il governo ha tenuto a specificare che la riduzione degli assegni non si applica a quelle interamente liquidate con il sistema contributivo ovvero quelle che altro non sono che il risultato dei contributi che sono stati effettivamente versati dai lavoratori.

A smentire però ciò, è il comitato per la legislazione il quale ha messo a verbale come il comma 261 ricomprenda nell’ambito di applicazione, delle misure di riduzione anche i trattamenti della gestione separata INPS di cui all’articolo 2 comma 26 della legge il numero 335 del 1995, che eroga solo trattamenti liquidati integralmente con il sistema contributivo. Ci sarebbe anche un altro errore contenuto nel testo della Manovra e riguarderebbe il comma 455, ovvero quello che prevede che la dotazione del fondo per l’assistenza a persone con disabilità grave sia di 53,1 milioni per l’anno 2019, peccato che come ha rilevato il comitato per la legislazione, quello stesso finanziamento esisteva già dal momento che era prevista dall’articolo 3 comma 1 della legge 112/2016.

Tra gli errori ce ne sarebbe uno, ovvero quello che riguarda l‘istituzione e il funzionamento della struttura per la progettazione dei beni degli edifici pubblici di cui si parla nei Commi da 162 a 170. Il finanziamento di circa 100 milioni l’anno è assegnato all’agenzia Del Demanio, ma come si legge nella relazione, questi non dovrebbero avere alcun tipo di rapporto e quindi la norma risulta essere sbagliata.



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