Il mare di una nota località turistica diventa rosso, sotto shock i presenti



Qualcosa di cosa di strano è accaduto in una nota località turistica italiana, dove improvvisamente il mare è diventato di colore rosso. “Sembrava uno scherzo di cattivo gusto, invece il mare era davvero color rosso sangue”, è questo uno dei tanti messaggi che sono arrivati e che stanno spopolando sui social. La località in questione sarebbe Tarquinia dove improvvisamente il mare ha assunto una strana colorazione. Stando a quanto riferito da alcuni abitanti del posto, dalla mattina dello scorso 15 agosto le acque del fiume Marta sarebbero colorate di rosa antico sfociando poi nel mare e nel tratto di costa tirrenica proprio tra Tarquinia Lidia e Marina Veika. Da quel giorno nel mare c’è una lunga striscia di questo particolare colore che non è rosso, ma tende più al rosa antico. Per quanto riguarda il motivo, al momento sembra che nessuno abbia scoperto quale sia la causa e tanto meno nessuno pare si sia premurato di avvertire la popolazione che tra l’altro è rimasta particolarmente incredula davanti alla vista delle acque di questo strano colore.



Che si possa trattare di Terra rossa, liquami, scarichi tossici e alghe? A cosa si deve questo particolare colore che non è per nulla il tipico delle acque di un fiume né tanto meno del mare? Ciò che è certo è che a luglio, già Legambiente aveva fatto sapere che il mare di Tarquinia era fortemente inquinato e che quello di Montalto di Castro invece risultava essere entro i limiti E questi risultati erano raggiunti da un lavoro svolto dall’ equipe tecnica di Goletta verde la campagna di Legambiente Che è dedicata interamente allo stato di salute delle Coste, ma anche delle acque italiane. Proprio il mare di Tarquinia Lido Pare fosse stato analizzato lo scorso XX Giugno e nello specifico i ricercatori avevano eseguito un test presso la foce del fiume Marta che è risultato fortemente inquinato, mentre quello di Montalto Marina aveva avuto un bollino di colore verde.

Non si tratta delle uniche località balneari che sono risultate fortemente inquinate, ma lungo la costa laziale su ben 24 punti monitorati ben 17 presentano dei valori di inquinamento piuttosto elevati. Purtroppo anche sul litorale a sud di Roma, molti punti risultano fortemente inquinati e soprattutto ad Ardea e Pomezia dove i sindaci pare abbiano firmato un’ordinanza di chimica di balneazione lungo le coste, in seguito ad una segnalazione pervenuta da parte della capitaneria di porto per un presunto scarico di liquami.

“Il sindaco di Ardea Mario Savarese ha firmato un’ordinanza urgente di divieto di balneazione temporaneo nel tratto di mare lungo tutta la costa del Comune. Si tratta di un divieto temporaneo in attesa di nuovi accertamenti di Arpa Lazio sulla qualità delle acque”, è questo quanto si legge in una nota. La stessa cosa ha fatto il primo cittadino di Pomezia, ovvero Adriano Zuccalà il quale ha firmato un’ordinanza nella quale si legge: “Ho appena firmato l’ordinanza per il divieto di balneazione dal fosso di Rio Torto al canale di Campo Ascolano. A seguito di un presunto scarico di liquami non meglio identificati nei canali di Rio Torto e Incastro nel comune di Ardea, si è verificato il cambiamento di colore dell’acqua di mare lungo gli specchi acquei ricadenti nei comuni di Ardea e Pomezia. I depuratori non hanno manifestato malfunzionamenti” sottolinea Zuccalà, che conclude: “In attesa dei risultati definitivi delle analisi di Arpa, in via precauzionale, è temporaneamente vietata la balneazione nel tratto di costa indicato”.



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