Poiché il Google Home Max non è ancora disponibile in Europa, abbiamo deciso di acquistare direttamente negli USA un esemplare di questo speaker intelligente. Nelle prove, l’Home Max riuscirà a tenere testa all’Apple HomePod e ad Amazon Echo?
Cosa offre il Google Home Max?
In linea di massima, l’Home Max offre tutto quello che sono in grado di fare gli altri speaker intelligenti di Big G. Si attiva con il comando “Ok Google”, riesce a dare risposta alle varie domande attraverso la funzione di ricerca di Google, consente di comandare sistemi d’illuminazione o termostati, nonché di riprodurre brani musicali. Le dimensioni ridotte di altri numerosi box intelligenti, non consentono a questi dispositivi di svolgere pienamente il ruolo di “intrattenitore”. Il Google Max promette di offrire molto di più, grazie ad un formato dalle misure generose. Questo speaker potrà essere aggiunto all’interno della “Smart home” in modo più pratico e funzionale, rendendo felici anche gli amanti della musica.
Bassi al top, alti mediocri
Per offrire una resa sonora straordinaria, lo speaker è dotato di due woofer del diametro di 7 centimetri e di due tweeter. Attraverso la tecnologia “Smart Sound”, il Google Max è in grado di adattare automaticamente l’audio alle caratteristiche acustiche della stanza in cui viene posizionato. Questo sistema riesce a riconoscere, se l’Home Max è stato collocato in posizione verticale o orizzontale.
Il posizionamento ideale per lo speaker Max è però sul tappetino in gomma in dotazione, che lo rende stabile e salvaguarda anche il vicino del piano di sopra da toni bassi rimbombanti. La base in gomma del tappetino consente all’Home Max di rilasciare un suono molto gradevole, anche se si avverte una perdita di limpidezza, poiché la diffusione del suono del Google Box è come se venisse attutita da un cuscino. In ultima analisi, la qualità del suono dell’Home Max non è certamente sullo stesso livello di quella offerta dal JBL Link 500 o dall’Apple HomePod, ma senz’altro decisamente migliore di quella fornita da altri speaker intelligenti, come ad esempio l’Amazon Echo Plus.
Smart e ideale per la musica
Relativamente alla connettività, il Google Home Max offre connessioni Aux, Bluetooth e WLAN e inoltre, abbinando vari speaker gestibili tramite l’Assistente Google, è possibile creare agevolmente un impianto audio multiroom. Le indispensabili impostazioni potranno essere selezionate tramite l’app Google Home, che serve anche per gestire la musica. Attraverso comandi vocali, l’Home Max è in grado di riprodurre Spotify, Deezer e Google Play Music, mentre piattaforme come Soundcloud e YouTube potranno diffondere musica in streaming attraverso Google Cast direttamente dalle app dello smartphone. Per collegare immediatamente Max alla Smart Home, la dotazione dello speaker include già alcuni servizi preinstallati, ma la scelta non è al momento così ampia, come quella offerta da Alexa di Amazon.
Arriverà anche in Europa
Chi non vede l’ora di utilizzare questo speaker, dovrà purtroppo aspettare ancora un po’: Google conta di lanciare l’Home Max in Europa entro quest’anno. Poiché il costo negli USA di questo dispositivo è di ben 399 dollari (circa 333 euro), in Europa si prevede che il prezzo potrà essere di 399 euro e in questo caso il costo verrebbe ad essere in linea con quello dell’Apple HomePod.
In conclusione…Con l’Home Max, Google offre finalmente uno speaker intelligente, che fornisce anche un suono di qualità. Molto apprezzabili i toni bassi profondi, il cui fastidioso rimbombo viene attutito intelligentemente dal tappetino in gomma. Sul mercato sono già disponibili però altri dispositivi alternativi, ad esempio il JBL Link che offre un suono migliore ed è anche dotato del Google Assistant.
Add comment