Ancora una volta il cancro uccide una giovane 22enne. Si tratta di Giulia Romano, la quale è morta a 22 anni uccisa a un tumore ma l’università del Salento ha deciso di conferirle la laurea. Infatti ala giovane Le mancavano due esami e la tesi per potersi laureare e diventare un’ insegnante e questo pare fosse il suo sogno. Purtroppo la sua vita è stata stroncata da un male al giorno d’ oggi purtroppo ancora incurabile. L’Università del Salento dove la ragazza aveva deciso di studiare, avrebbero deciso di conferirle lo stesso il titolo. La mamma “Gliel’ho annunciato in ospedale. Non so se sia un caso ma in quel momento i battiti del suo cuore sul monitor sono aumentati”, ha dichiarato la mamma.
Giulia Romano la protagonista della tragica storia, era una ragazza originaria di Imola ma viveva a Lecce dove studiava lingue, culture e Letterature Straniere dell’università del Salento. La giovane sognava di laurearsi per poter diventare un insegnante, ma quel suo male non gliel’ha permesso. Nell’autunno del 2017, la ragazza avrebbe scoperto di avere un tumore. La giovane si era sottoposta alle cure farmaceutiche che avrebbero tentato di salvarle la vita, ma purtroppo il 23 maggio scorso la ragazza se ne è andata.
Per poter coronare il proprio sogno, Cioè quello di laurearsi diventare dottoressa, le mancavano due esami e poi consegnare la tesi e così i suoi genitori avrebbero deciso che quel sogno doveva diventare realtà. Prima che avvenisse l’irreparabile Infatti, si sono messi in contatto con l’università dove la figlia studiava . “È la prima volta che accade nella storia dell’Università del Salento. “Gliel’ho annunciato in ospedale”, ha raccontato ai media la madre Daniela. “Non so se sia un caso ma in quel momento i battiti del suo cuore sul monitor sono aumentati”, la mamma avrebbe aggiunto: “Diceva: se mai mi succedesse qualcosa ricordatemi con un brindisi e un sorriso”.
Giulia aveva un tumore raro ed aggressivo che è partito dalle ghiandole surrenali e avrebbe raggiunto il fegato. La ragazza lo avrebbe scoperto durante una seduta di pole dance. “Mio marito e io sopravviviamo solo per il pensiero di averla avuta accanto nei ventidue anni più belli della nostra vita, e perché se annullassimo noi stessi annulleremmo anche lei, il nostro modo di farla sopravvivere. Forse per questo pubblicheremo i suoi diari”, ha raccontato mamma Daniela. Quando Giulia è morta, i genitori hanno liberato le sue ceneri in mare e poi con alcuni amici tutti vestiti Si sono buttati in acqua e dopo sono andati a brindare.“È stata una festa proprio come aveva chiesto Giulia un giorno: se mai mi succedesse qualcosa, non piangete. Ricordatemi con un brindisi e un sorriso”, ha raccontato la mamma.
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