Sono tanti ad essere preoccupati per la fattura elettronica che dovrebbe partire già dal primo gennaio 2019. Tra questi ci sono molti possessori di partita IVA e la maggior parte di tecnici liberi professionisti che, come abbiamo anticipato, sembrano essere piuttosto preoccupati riguardo l’entrata in vigore della fattura elettronica. Sembra proprio che l‘emissione di fattura elettronica possa andare a regolamentare i rapporti tra i soggetti privati ed anche i liberi professionisti e l’obbligo a partire dal primo gennaio 2019, varrà soltanto per coloro che sono in possesso di partita IVA e non riguarda invece il cittadino privato. Inizialmente, pare si fosse parlato di un rinvio piuttosto clamoroso da parte del garante della privacy, ma poi si è appreso che questa ipotesi fosse stata accantonata e che quindi dal primo gennaio 2019 partirà regolarmente questa nuova procedura elettronica.
Come abbiamo visto, esistono per alcune categorie di lavoratori che sono esonerati dall’emissione di tale fattura perché si trovano in alcuni particolari regimi fiscali. Ad essere esonerati sono i liberi professionisti con regime di vantaggio (Legge 111/2011), i liberi professionisti con regime forfettario (Legge 190 del 2014). Ad ogni modo sia nell’uno che nell’altro caso, i contributi agevolati e nello specifico nel primo caso il contribuente sottoposto ad un’aliquota sostitutiva delle imposte sui redditi e delle addizionali regionali e comunali che sono fissati al 5% mentre nel secondo caso resta la stessa aliquota che sarà pari al 15% in relazione a quello che è il regime forfettario dell’IVA.
Questi due tipologie di contribuenti, dunque, non sono obbligati all’emissione della fattura elettronica, ma ad ogni modo se volessero, potrebbero emetterla ovviamente nelle modalità previste dalla legge. Ritornando alle preoccupazioni diffuse tra coloro che sono coinvolti da questo obbligo, ci sono quelle relative alle sanzioni per eventuali errori o dimenticanze, che potrebbero essere dettate dalla novità e dal fatto di essere inesperti al riguardo. Queste preoccupazioni vengono comunque superati grazie al recente Decreto Fiscale che è stato approvato qualche giorno fa alla Camera ed è divenuto Legge. Secondo quanto stabilito, fino al 30 giugno chi dovesse ritardare l’emissione della e-fattura non sarà sanzionato. Questo varrà per i contribuenti che avendo un regime fiscale ordinario dovranno effettuare la liquidazione trimestrale dell’Iva. Non sarà applicata alcuna sanzione entro il prossimo 30 giugno 2019. Tale condizione viene applicata soltanto a condizione che la fattura elettronica venga emessa successivamente entro la data di liquidazione periodica dell’Iva.
Qualcosa di diverso accade invece nel caso in cui ci sia questa mancata fatturazione e si tratterebbe di una violazione dell’obbligo da parte del contribuente che è in possesso di partita IVA e non semplicemente di un ritardo. Per questo motivo, il decreto fiscale ha previsto una riduzione della sanzione pari all’80% di quanto dovuto, sia per coloro che effettuano i versamenti IVA in maniera trimestrale che mensile.
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