Controcopertina

Elisa Isoardi, terrorizzata da uno stalker ricco maniaco di 60 anni



L’ultimo episodio è datato martedì 6 novembre 2018. A Roma, alla sede Dear della Rai di via Ettore Romagnoli, dove si girano le puntate de La prova del cuoco, viene recapitato a mano un pacco assai sospetto. È indirizzato a Elisa Isoardi. Avvertite, le guardie giurate in servizio alla Rai passano il plico sotto il metal detector: l’allarme scatta immediatamente e subito dopo parte la richiesta di intervento alle forze dell’ordine specializzate in esplosivi. Ma quando arrivano gli artificieri e aprono il plico trovano un altro tipo di bomba, di quelle che non uccidono materialmente ma possono far saltare i nervi: un anello. Più precisamente una fede di grande valore economico, firmata da una stilista italiana nota in tutto il mondo, accompagnata da un biglietto con una frase che non lascia adito a dubbi. Il mittente dell’invio, uno stalker, è infatti convinto di essere il legittimo compagno della Isoardi.



Tuttavia la conduttrice televisiva, che conosce le generalità di quest’uomo, non lo ha mai frequentato e nemmeno mai avrebbe voluto vederlo. Invece il molestatore, pur di incontrarla, si è appostato davanti ai luoghi frequentati dal nuovo volto de La prova del cuoco. C’è pure riuscito, in seguito a una vera imboscata, il 4 ottobre 2018. Quel che è successo potete leggerlo di seguito ed è quel che emerge dalla denuncia-querela approfondita da Gente e anticipata dal quotidiano La Verità di Maurizio Belpietro, che Elisa ha presentato al commissariato della Polizia di Stato di Porta Pia, a Roma, il 5 novembre 2018. Appena un giorno prima che si verificasse l’episodio dell’anello. “Mi trovavo a Napoli, presso il negozio Elisabetta Franchi che mi fornisce gli abiti”, denuncia la conduttrice, quando l’uomo “è entrato sostenendo che fosse il mio compagno e dicendo di trovarsi lì per acquistare dei regali da consegnarmi”.

L’uomo “si è anche provato degli abiti femminili. Le commesse lo hanno ripreso e mi hanno dato il video che vi consegno”. L’attenzione delle forze dell’ordine non è quindi riuscita a porre un freno all’ossessione dello stalker. Ora gli agenti lo tengono sotto pressante osservazione. Gente è riuscito a individuare l’indirizzo della persona in questione e ha incontrato alcuni suoi familiari. Per ragioni di privacy e, soprattutto, per non intralciare le indagini, forniremo soltanto alcuni riferimenti generici. Si tratta di un uomo di oltre sessant’anni d’età, lontane origini calabresi, residente a Napoli. Una persona facoltosa, appartenente a una famiglia perbene e abbastanza in vista dalle parti del Vesuvio, nota anche per la riservatezza e la moderazione nei comportamenti. Purtroppo le pecore nere possono capitare a chiunque. E infatti i parenti dello stalker, messi al corrente di tutto dagli investigatori, riferiscono a Gente di voler convincere il loro congiunto «a curarsi da uno psichiatra». Negli ultimi tempi il molestatore era diventato davvero pressante, in un crescendo di azioni preoccupanti.

Questa brutta storia, tuttavia, comincia nel lontano 2008, come rivela la stessa Elisa nella querela, quando “ho ricevuto presso la redazione” di Uno mattina a Saxa Rubra “dei plichi contenenti lettere piene di equazioni matematiche e astrologiche che avrebbero dovuto dimostrare la necessità che io e il suddetto signor… (omissis) cominciassimo una relazione”. Inoltre, aggiunge la Isoardi “ho ricevuto, sempre dallo stesso soggetto, mazzi di fiori molto costosi e regali anche di una certa importanza”. Quindi, “dopo aver cambiato la sede della redazione presso la Dear, quest’uomo ha continuato a seguirmi insistentemente” e “aumentando la frequenza della corrispondenza. Inizialmente ho ritirato la corrispondenza e i regali personalmente e li ho anche visionati”. Ma in seguito, aggiunge la Isoardi, “fortemente infastidita, ho delegato la redazione”.

Venendo a tempi più recenti, il 2 novembre l’uomo si è presentato pure alla sede Dear di Roma con la pretesa di entrare negli studi. “Naturalmente ho negato il mio consenso”, continua la conduttrice, “e di concerto con le guardie giurate e la redazione abbiamo deciso di contattare il 112”. Giustamente, “per la mia incolumità, le guardie giurate mi hanno fatto uscire da un’uscita secondaria e da una di loro sono stata accompagnata fin sotto casa”. Poi, continua la soubrette, “sono stata contattata dagli operatori della Polizia”, che “hanno compreso il mio stato d’ansia, mi hanno informata delle mie facoltà di legge e mi hanno invitata a presentare denuncia-querela”.

Gli eventi hanno quindi subito una evoluzione sempre più allarmante. In una prima fase lo stalker si limitava alla corrispondenza, mentre nelle ultime settimane si è spinto a cercare il contatto fisico. In seguito a “ciò che è accaduto negli ultimi giorni”, conferma lei nel verbale, “ho iniziato a comprendere che il mio stato d’ansia è notevolmente aumentato”.

A Elisa Isoardi sono sorprendentemente mancati finora attestati di solidarietà. Proprio in un periodo in cui, soprattutto per le iniziative del movimento #metoo, l’attenzione su abusi e molestie contro le donne è molto alta. Eppure, in questo caso, ancora tutto tace.



Add comment