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Crocefisso obbligatorio nelle scuole e sugli uffici pubblici, la proposta di legge della Lega



Continuano le proposte di legge da parte della Lega e del MoVimento 5 Stelle e l’ultima trovata di Salvini sembra essere il crocifisso obbligatorio in tutte le scuole e in tutti gli uffici pubblici. Nello specifico a depositare una proposta di legge che mira a rendere obbligatoria la presenza delle Crocifisso nelle scuole e negli uffici pubblici è stato l’ onorevole leghista Barbara Saltamartini. Secondo quanto emerso da questa proposta di legge, tutti coloro che rimuoveranno in odio adesso l’emblema della Croce o del Crocifisso dal pubblico ufficio nel quale questo viene posto oppure lo vilipende, verrà punito con un’ammenda che Può variare da 500 a €1000. La lega Dunque vuole rendere obbligatoria l’esposizione del Crocifisso in tutti gli uffici pubblici compreso le scuole è questo quanto si legge nella PDL numero 387 che è stata depositata nel mese di marzo dall’ onorevole leghista Barbara Saltamartini e che è intitolata disposizioni concernenti l’esposizione del Crocifisso nelle scuole e negli uffici delle pubbliche amministrazioni.



Nello specifico questa proposta di legge risulta essere composta da circa 5 articoli e nello specifico nell’articolo 1 sono elencati i principi del provvedimento, all’articolo 2 le finalità, mentre all’articolo 3 la disciplina, l’esposizione del Crocifisso nei luoghi pubblici, all’articolo 4 le sanzioni che sono previste per coloro che lo rimuovono ed infine all’articolo 5 viene disciplinata l’entrata in vigore della legge.

“Le ripetute polemiche relative alla presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche, documentate dalla stampa e dai mezzi di comunicazione nazionali, hanno profondamente ferito il significato non solo religioso del Crocifisso, ma anche e soprattutto quale «simbolo della civiltà e della cultura cristiana, nella sua radice storica, come valore universale, indipendentemente da una specifica confessione religiosa»,così come già aveva autorevolmente sostenuto il Consiglio di Stato, nel parere n. 63, espresso in data 27 aprile 1988″, scrive Saltamartini nella relazione a corredo della proposta di legge.

La Saltamartini ancora aggiunge: “Risulterebbe inaccettabile per la storia e per la tradizione dei nostri popoli, se la decantata laicità della Costituzione repubblicana fosse malamente interpretata nel senso di introdurre un obbligo giacobino di rimozione del Crocifisso; esso, al contrario, rimane per migliaia di cittadini, famiglie e lavoratori il simbolo della storia condivisa da un intero popolo. Cancellare i simboli della nostra identità, collante indiscusso di una comunità, significa svuotare di significato i princìpi su cui si fonda la nostra società. Rispettare le minoranze non vuole dire rinunciare, delegittimare o cambiare i simboli e i valori che sono parte integrante della nostra storia, della cultura e delle tradizioni del nostro Paese“.



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