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Canone Rai 2019 e Legge di Bilancio, cosa cambia? Quello che devi sapere



Nella legge di Bilancio, non si parla soltanto di pace fiscale, reddito di cittadinanza e flat Tax ma anche di canone RAI, avere una tra le tasse più odiate dagli italiani. E’ ormai risaputo che dal mese di luglio 2016 il canone RAI è incluso nella bolletta elettrica e questo di fatto significa che tutti coloro che hanno una fornitura di energia elettrica, dovranno pagare l’importo del canone rateizzato in 10 mesi ovvero da gennaio ad ottobre. Il fatto di includere il canone RAI all’interno della bolletta elettrica, è stato messo in atto soltanto per contrastare l’evasione di questa imposta che in questo modo viene addebitata in modo automatico in bolletta. Ci sono dei casi in cui però il canone Rai non va pagato e uno di questi è il non detenere alcun apparecchio televisivo. In questo caso però bisognerà presentare tempestivamente una dichiarazione sostitutiva apposita, che darà diritto all’esenzione. Ma con l’arrivo del nuovo anno e dunque nel corso del 2019, ci saranno novità riguardanti il canone RAI? Vediamo un po’ che cosa dice la legge di bilancio.



Canone Rai 2019 e Legge di Bilancio

Saranno scontenti tutti coloro che si aspettavano per questo 2019 una riduzione o addirittura una abolizione del canone RAI. Effettivamente di questo non si era mai parlato, eppure qualcuno si augurava che con l’arrivo del 2019 qualcosa potesse cambiare, ma nessuna novità sempre essere comparsa sul programma di governo. Più che altro , succede talvolta che durante le campagne elettorali dei politici si parla di proposte che di fatto poi risultano essere soltanto annunci propagandistici.

Alcuni siti sembra che alla fine della scorsa primavera, avessero presentato una proposta seria in tal senso, ma Movimento 5 Stelle Lega, pare non abbiano introdotto alcuna abolizione o riduzione del canone RAI nel loro elenco di priorità. Detto ciò, il canone RAI trova spazio nella legge di bilancio come una tassa confermata per gli anni seguenti al 2018 che resterà anche per il 2019 e l’importo ammonterà a € 90,00 . È stata anche prorogata la conferma di esenzione del pagamento da parte di tutti quei soggetti anziani che risultano avere un reddito annuo inferiore a € 8.000.

Canone Rai e esenzione pagamento

Ricordiamo chi sono i soggetti esenti dal pagamento del canone RAI 2019:

– over 75 con reddito massimo annuo che non superi i € 8.000
– agenti diplomatici
– funzionari o impiegati consolari
– militari di cittadinanza non italiana personale civile non residente in Italia di cittadinanza non italiana appartenente alle forze Nato di stanza in Italia.

Canone Rai, cosa succede in caso di trasferimento? Come chiedere rimborso

E’ ormai da qualche anno che il canone RAI, si paga attraverso la bolletta elettrica al fine di contrastare l’evasione di questa imposta. Obiettivamente l’introduzione del canone RAI nella bolletta elettrica ha avuto anche un altro scopo, ovvero quello di automatizzare le scadenze, visto che questa tassa viene direttamente addebitata nella bolletta dell’energia elettrica. Nel corso del tempo però, sono stati tanti gli interrogativi da parte dei consumatori come ad esempio cosa succede quando un soggetto si trasferisce da un’abitazione all’altra, cosa succede nel caso in cui si fa una voltura dell’energia elettrica. Cercheremo qui di seguito di fare un po’ di chiarezza prendendo alcuni spunti direttamente dal sito dell’Agenzia delle entrate.

Canone Rai, cosa succede in caso di trasferimento

Tutti noi sappiamo che il canone televisivo Rai è un’imposta relativa alla detenzione degli apparecchi che sono atti o adattabili alla ricezione di radio audizioni televisive all’interno del territorio italiano. Da un po’ di tempo a questa parte, il canone RAI viene pagato in bolletta e nello specifico, attraverso la bolletta di energia elettrica. Riguardo l’importo e soprattutto su quale tipo di utenza elettrica il canone viene addebitato, l’Agenzia delle Entrate sembra essere molto chiara. Infatti il canone viene addebitato esclusivamente su un utenza di tipo residenziale. Nel caso in cui invece si attiva una utenza nuova, il canone viene addebitato a partire dal mese di attivazione della fornitura. Ad ogni modo, è possibile evitare l’addebito del canone, qualora non si possegga una televisione, compilando un apposito modulo ovvero il Quadro A della dichiarazione sostitutiva, che va inviato entro un mese da quello in cui la fornitura è stata attivata.

Nel caso in cui invece una utenza elettrica viene disattivata nel corso dell’anno, senza che ci sia in programma l’attivazione di una nuova utenza, le rate che restano del canone, non verranno addebitate al conguaglio. Ciò non significa però che, queste rate non debbano essere versate e quindi si potranno pagare attraverso un pagamento con modello F24. Nel caso in cui invece si attiva una nuova utenza elettrica, sulla bolletta che è relativa proprio a questa nuova fornitura, saranno addebitate poi le rate del canone maturate. Questo a meno che non sia stata già inviata la dichiarazione di non detenzione dell’apparecchio televisivo.

Canone Rai, come chiedere il rimborso

Stando a quanto riferito dall’Agenzia delle entrate, si può chiedere il rimborso canone RAI compilando un modulo apposito e soltanto nel caso in cui il canone sia stato pagato indebitamente a seguito di addebito della fattura per la fornitura dell’energia elettrica. La richiesta di rimborso si dovrà inoltrare attraverso l’applicazione web oppure inviata o per posta raccomandata con in allegato una copia del documento di identità agli indirizzo Agenzia delle Entrate ufficio di Torino, 1- S.A.T sportello abbonamenti tv casella postale 22- 10121 Torino.



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