Tra le tante novità del 2018 e che con molta probabilità le ritroveremo nel 2019, sembra esserci il Bonus Giovani. Nonostante la misura più importante dell’anno per il MoVimento 5 Stelle sia il Reddito di cittadinanza iniziano però a circolare negli ultimi giorni delle novità molto interessanti riguardanti altri tipi di misure rivolte anche ai giovani. Come abbiamo visto, si tratta di un bonus giovani che corrisponderebbe ad un assegno di circa €500 al mese, previsto per 2 anni e che verrebbe assegnato a dei giovani di età compresa tra i 18 e i 26 anni, che abbiano diploma o laurea e non sembra esserci bisogno dell’Isee. Si tratterebbe, dunque, di un bonus che verrebbe garantito a tutti, a prescindere proprio dalla situazione del reddito familiare.
L’idea di Pasquale Tridico, ovvero il consulente principale di Luigi Di Maio, sarebbe quello di portare i giovani ad iscriversi agli uffici di collocamento, aumentando il tasso delle persone che sono in cerca di un’occupazione e di conseguenza il potenziale di crescita dell’economia. Cerchiamo di capire cosa in cosa consiste questo bonus giovani e quali sono i requisiti giusti per potervi accedere.
Requisiti
Per poter accedere al bonus giovani, bisognerà essere in possesso di determinati requisiti. La proposta prevede che si sia in possesso di un ISEE che deve ammontare a €9. 360 tenendo anche conto della casa di proprietà, nel caso in cui ci fosse. Non bisognerà, però, possedere ulteriori immobili oltre alla prima casa, che abbiano un valore superiore ai 30.000. È previsto un beneficio che avrà un importo massimo di €780. Stando a quanto riferito. nel caso in cui ci sia un’ abitazione, questa cifra dovrà essere scomputata in una somma di importo pari a € 280,00 a titolo di affitto figurativo. Sembra esserci anche una scala di equivalenza, che va a determinare gli importi del reddito, proprio a seconda dei componenti del nucleo familiare.
Come funziona
È previsto un sistema informativo unico, avere una banca dati per poter favorire quella che l’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro. Questo sistema include nel proprio database le Università, le Regioni, i Comuni, i centri per l’impiego, l’Inps e l’Agenzia delle Entrate, le ASL e l’Anpal. Entro un mese, sarà fornito un fascicolo personale elettronico, mentre chi riceverà il sussidio dovrà obbligatoriamente recarsi tre volte al mese presso il Centro per l’Impiego e dovrà anche partecipare a corsi di formazione e dare quella che è la propria disponibilità a lavorare. Colui che riceverà il bonus, non potrà rifiutare più di 3 offerte congrue e tutte le offerte ricevute nei primi 12 mesi, dovranno essere entro i 50 km dalla residenza che poi andrà a salire fino a toccare gli 80 km. Colui che trova lavoro, avrà un bonus di 2 mensilità di reddito, colui che invece spenderà almeno del 70% dei soldi ricevuti attraverso il sussidio, riceverà un taglio del 4% dell’assegno.
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