Matteo Salvini continua a manifestare la propria soddisfazione per esser riuscito a ‘smistare’ i migranti della nave Diciotti, tenuta ‘ostaggio’ per oltre una settimana al porto di Catania. Una mossa che rischia di costargli caro dopo la decisione del pm di Agrigento di avviare un’indagine a carico del capo del Viminale: “Ho ricevuto una marea di messaggi di solidarietà. Anche e soprattutto da parte di gente che è fuori dalla politica e che non ha votato Lega. Credo che ad Agrigento abbiano sbagliato i loro conti se pensavano di fermare o intimorire qualcuno”, ha detto a’Il Messaggero. “La cosa bella del post Agrigento è che tra i tanti messaggi di sostegno, che tengo per me”, ci sono “anche parecchi di giudici e pubblici ministeri di varie procure italiane”, rileva il ministro dell’Interno, secondo il quale “da Agrigento verranno tante cose positive e quindi ringrazio il pm perché sarà un boomerang”. Ma dove vanno i migranti della Diciotti? Cento di questi saranno trasferiti in Lazio, a Rocca di Papa, dove saranno accolti dalla Auxilium. Ma gli abitanti sono già in rivolta…
“Non li vogliamo”, “Portano malattie che da noi sono debellate”, “Rimandateli al loro paese, adesso ci sarà molta più delinquenza”. Rivolta (via social) degli abitanti di Rocca di Papa. Il tenore dei commenti al post su Facebook del sindaco Emanuele Crestini che annuncia che “per volontà della Santa Sede, saranno ospitati a “Mondo Migliore”, Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS)” che si trova a Rocca di Papa non lascia spazio a interpretazioni: “portano tubercolosi e scabbia”. E ancora: “Quelli malati di scabbia e chissà di cos’altro chi li controlla che non escano andando in giro per il paese o sui mezzi pubblici (a gratis tra l’altro ) insieme ai nostri figli”, scrive Alessia. C’è chi sottolinea come Rocca di Papa ospiti già 400 migranti “con non pochi problemi, e che Mondo Migliore viene pagato per il servizio che dà, e invece i cittadini vivono solo problemi”.
Ma il caso Diciotti è stato davvero una vittoria per il Governo Conte? Numeri alla mano, come evidenzia Il Giornale, si tratterebbe di una vittoria sì, ma di Pirro. Il motivo? Presto detto: mentre tutti erano concentrati sulle sorti della Diciotti e dei 177 salvati dalla Guardia costiera in acque maltesi, dal 15 agosto, secondo i dati del ministero dell’Interno aggiornati a giorno 23, sono arrivati sulle nostre coste altri 277 migranti. Insomma, molti più naufraghi sono stati sbarcati nei porti italiani di Sicilia, Calabria, Puglia e Sardegna da motovedette della Guardia costiera nell’ultima settimana. I migranti degli ultimi giorni sono arrivati a bordo di velieri e barchini fantasma, a piccoli gruppi, intercettati e portati in salvo senza clamore. Giorno 23 agosto, come si evidenzia sul sito del Ministero, 34 persone di nazionalità iraniana e irachena sono state trovate al largo di Santa Maria di Leuca, in Puglia.
La scorsa settimana, nel silenzio generale, altri 56 migranti sono stati intercettati su un veliero incagliato sugli scogli sulle coste di Crotone, in Calabria: trasbordati su una motovedetta della Guardia Costiera sono stati portati in salvo in porto e presi in carico dalla rete di accoglienza. Il giorno dopo Ferragosto, invece, era toccato ancora al Salento: due imbarcazioni, un natante e un veliero, guidate da presunti scafisti georgiani erano state rintracciate dai mezzi della Finanza impegnati nella missione europea Themis di Frontex, contro i trafficanti. A bordo, stipati sotto coperta, in tutto c’erano 24 migranti, iracheni, iraniani e curdi, sbarcati al porto di Leuca…
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